
Nel Catanese
Gli insulti e poi il pugno in faccia: il sindaco di Valverde aggredito da un consigliere di opposizione
Per il primo cittadino una prognosi di 15 giorni. I fatti sono avvenuti a pochi passi dal Municipio, alla base vi sarebbe un risentimento personale. La solidarietà dei colleghi di Catania e Acireale
Un pugno in pieno viso, a pochi passi dal Municipio. Così Domenico Caggegi, sindaco di Valverde, in provincia di Catania, è stato aggredito da un consigliere di opposizione. Secondo quanto riferito da La Sicilia, prima di colpire il sindaco l’aggressore gli avrebbe urlato «Sei un pezzo di m…, mi stai togliendo il pane per mangiare», accusandolo di danneggiare la sua attività imprenditoriale dirottando i clienti sulla concorrenza. Accusa totalmente respinta da Caggegi.
Il sindaco di Valverde aggredito da un consigliere di opposizione
«Ho un occhio nero. Fortunatamente nulla di grave – ha detto Caggegi a lasicilia.it – ma sono davvero scioccato da quello che è accaduto. Un episodio che va contro la politica dell’amministrazione che è votata alla legalità e contro qualsiasi forma di violenza. Un gesto del genere è ancora più grave considerando che proviene da un consigliere comunale che rappresenta la voce dei cittadini che lo hanno votato. Sto aspettando il referto e poi andrò a formalizzare la denuncia dai carabinieri della compagnia di Gravina di Catania. Però – ha aggiunto il primo cittadino parlando con il cronista – le dico che questo episodio mi ha spaventato. Non le nascondo che ho paura. Sicuramente da oggi in poi quando andrò in giro avrò sempre qualcuno con me».
Una prognosi di 15 giorni
Medicato al pronto soccorso, il sindaco è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. A Caggegi è arrivata la solidarietà dei sindaci di Catania, Enrico Trantino, e di Acireale, Roberto Barbagallo. «Quello che è accaduto a Valverde travalica ogni limite di civiltà e di rispetto istituzionale. Un amministratore pubblico . ha detto Trantino – non può e non deve mai temere per la propria incolumità fisica nell’esercizio del proprio mandato. Ogni giorno come amministratori ci confrontiamo con problemi complessi, con aspettative diverse, con critiche legittime e talvolta con incomprensioni. Ma è proprio in questi momenti che le istituzioni devono dimostrare la loro forza, non attraverso la prevaricazione, ma attraverso il dialogo e il confronto».
La solidarietà dei colleghi di Catania e Acireale e della Lega
Vicinanza è arrivata anche dalla Lega. «Non è tollerabile che il confronto politico e tra persone degeneri a questi livelli», ha detto Giuseppe Lanzafame, responsabile degli Enti locali della Lega per la provincia di Catania. «Non c’è alcuna giustificazione – ha aggiunto – rispetto ad azioni così violente che, oltre a provocare danni fisici al primo cittadino, offendono chi rappresenta l’intera comunità per effetto del voto popolare».