
A una condizione...
Giacomo Agostini, la leggenda del motociclismo correrebbe sul Ponte sullo stretto: “Uno sfizio che mi toglierei volentieri”
“Magari non è proprio il mio ultimo desiderio, ma lo sfizio di percorrere in moto il Ponte sullo Stretto me lo toglierei volentieri”. L’ha detto l’ex campione del motomondiale Giacomo Agostini in un’intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale. Il pilota, classe 1942, è una delle icone del XX secolo e nel corso della sua carriera ha vinto quindici campionati mondiali. Si tratta dell’uomo più titolato nella storia del motomondiale, che non è mai stato raggiunto neppure da Valentino Rossi e Marc Marquez.
Ebbene, l’ex motociclista sarebbe pronto a sfrecciare sulla autostrada del ponte che collegherebbe la Sicilia alla Calabria, ma a una condizione: “Che i miei compatrioti finalmente imparino a rispettare il codice della strada”. Poi ha sottolineato: “Troppe persone si mettono al volante ignorando una cosa: una automobile, se non ci stai attento, può trasformarsi in un’arma pronta a sparare. E il dito sul grilletto ce l’ha chi guida”. Piuttosto, secondo il pilota bisognerebbe “cambiare l’esame per la patente”, rendendo “più severe le lezioni di guida”. Insomma, la sua attenzione sulla sicurezza stradale e sull’apprendimento delle norme fondamentali è molto seria.
Giacomo Agostini, il motociclista più forte della storia vuole correre sopra il Ponte sullo stretto
Quanto alla corsa sulla strada del Ponte sullo stretto, Agostini ha fatto una premessa all’intervistatore: “La prenda come una scommessa sulla mia longevità: ne sento parlare da quando ero un giovane in sella alla Mv Agusta, magari ce la fanno ad inaugurarlo mentre ancora vado in giro in moto”. La speranza quindi c’è. E persino i ricordi. Anche se l’ex campione più titolato del motomondiale ha evidenziato di averne tanti ancora, ma di non vivere “per quelli”. Gli fa piacere essere rimasto nella memoria collettiva della generazione “che ha realizzato il miracolo del Boom economico, a cavallo tra gli Anni Sessanta e Settanta”, proprio come “Mazzola e Rivera i calciatori. O come Benvenuti il pugile, e Gimondi il ciclista”.