
Ma quale Gaza tua?
Ghali sventola la bandiera palestinese sul palco a Sassari e poi la butta a terra: altro che solidarietà (video)
La spettacolarizzazione del massacro a Gaza non è ancora finita. Il rapper Ghali, esibendosi all’arena Red Valley di Sassari, ha urlato: “Dicono che gli artisti non devono fare politica”, per poi avvolgersi in una bandiera palestinese. Insomma, più che un gesto rivoluzionario e di sfida sembra l’ennesimo caso in cui un cantante famoso cerca di spettacolarizzare un massacro per fare audience. Inseguito, l’artista milanese ha cantato la canzone “Casa mia”, sostituendo il ritornello con la frase “Ma quale Gaza tua”, che originariamente non è presente nel brano. Dopo il siparietto anticonformista, Ghali a pensato bene di gettare a terra la bandiera palestinese. Insomma, non proprio un gesto rispettoso verso la popolazione.
Su Sassari today c’è chi scrive che la bandiera sventolata da Ghali è «ormai simbolo di resistenza». Strano che ancora oggi nessun artista famoso si sia premurato di sventolare quella dell’Ucraina, dal momento che tanti civili sono stati uccisi dai bombardamenti russi. A sinistra i temi mediorientali vanno di moda, ma quelli europei, invece, vengono spesso accantonati senza alcuna ragione.
Ghali avvolto nella bandiera palestinese: non è la prima volta che utilizza il tema sul palco
A Sanremo 2024, Ghali aveva già provato a gettare benzina sul fuoco urlando: “Stop al genocidio” dopo la sua esibizione, indispettendo l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar. “Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile”, aveva scritto il diplomatico sull’account X. Tornando all’ultima esibizione in Sardegna del rapper milanese, non è la prima volta che un cantante decide di avvolgersi con la bandiera palestinese. A giugno è stato il turno di Elodie, già testimonial del Gay pride di Roma nel 2022, che ha sventolato il vessillo sul palco a San Siro, ma senza dire una parola. Anche Rose Villain aveva fatto lo stesso in occasione della manifestazione Lgbtq della capitale a giugno di quest’anno. Forse entrambe ignorano il fatto che nei paesi islamici gli omosessuali vengono visti come un nemico da annientare.