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Fazzolari: “Il Pil italiano che supera quello inglese è un dato clamoroso. Meloni ha sempre più peso internazionale” (video)

L'intervista a Rete 4

Fazzolari: “Il Pil italiano che supera quello inglese è un dato clamoroso. Meloni ha sempre più peso internazionale” (video)

Politica - di Maurizio Ferrini - 21 Agosto 2025 alle 08:53

“Penso che sia un dato clamoroso: di fatto, mediamente, il benessere economico di un italiano è superiore a quello di un inglese. Un dato che non si registrava da un quarto di secolo, dobbiamo essere molto soddisfatti di questo”. A sottolinearlo Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l’Attuazione del programma, ospite di Zona bianca, su Rete4, commentando le stime della Banca Mondiale secondo cui nel 2024 il Pil pro capite dell’Italia ha superato quello della Gran Bretagna.

“È vero che gioca anche il fatto che noi abbiamo una crescita demografica inferiore a quella del Regno Unito però – ha osservato Fazzolari – è anche sintomo di un dinamismo economico molto importante. Anche perché non è l’unico dato economico particolarmente valido: abbiamo delle entrate fiscali ben superiori alla crescita del Pil, vuol dire che il sistema tributario funziona e la lotta all’evasione funziona; abbiamo record di occupazione mai registrati in Italia, record di occupati, di occupazione stabile, di occupazione femminile. Insomma, è una buona fase per l’economia italiana”.

Fazzolari, che ha accompagnato la premier Giorgia Meloni a Washington, ha anche fatto il punto con Giuseppe Brindisi dopo il vertice sull’Ucraina.  Un incontro andato meglio di quanto si potesse sperare, perché “c’era grande timore alla vigilia di questo appuntamento: avevamo visto che il primo incontro fra Trump e Zelensky non era andato bene, il timore era che si potesse ripetere qualcosa di questo genere, ma alla fine il risultato è più che soddisfacente e il ruolo giocato dagli Stati europei, e dall’Italia in particolare con Giorgia Meloni, è stato importante”. La premier, “a livello internazionale ha sempre più peso e credibilità, ed è molto ricercata per le sue doti di facilità a relazionarsi su temi molto complessi. Anche sulla questione ucraina il suo ruolo è stato molto importante per facilitare il dialogo fra le posizioni europee, ucraine e quelle degli Stati Uniti. Dovremmo essere tutti molto soddisfatti di questo”.

Fazzolari: sulle situazioni importanti le opposizioni dovrebbero accantonare il tifo di partito

L’esponente di FdI ha poi liquidato le critiche delle opposizioni all’atteggiamento di Donald Trump: “Su situazioni così importanti uno dovrebbe mettere da parte il tifo di partito e pensare a dare un contributo per risolvere una questione cosi complessa: le critiche su quanto accaduto lasciano il tempo che trovano”.

Per l’immediato futuro, Fazzolari non è troppo convinto “che i russi vogliano fare un bilaterale in tempi così brevi” e “la proposta di Mosca” per ospitare i prossimi colloqui “è oggettivamente una provocazione, il tentativo di dare il messaggio che la guerra tra Russia e Ucraina e una questione che attiene solo al mondo russo, quindi da risolvere in casa. È ovviamente una pura provocazione che non può essere accettata”.

Sulla possibilità di un prossimo auspicabile faccia a faccia tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino, il sottosegretario per l’Attuazione del programma ha peraltro aggiunto: “speriamo di si’, lo vedremo”. Il conflitto – ha ribadito – “è in situazione di stallo sul fronte e questa è la cosa più importante” perché “la Russia non avanza sul fronte e negli ultimi 12 mesi è riuscita a conquistare circa l’1,9% del territorio ucraino a fronte di perdite di uomini e di mezzi molto elevata. Questa situazione di stallo fa sì che la Russia abbia necessita’ di trovare una soluzione diversa da quella militare. Da qui nasce la speranza che un accordo di pace finalmente ci possa essere”.

Secondo Fazzolari “finché la Russia aveva la percezione di poter imporsi con facilità sul terreno, non c’erano spiragli di pace, ora che la situazione è particolarmente difficile sul fronte per i russi, finalmente si riesce a parlare di pace”.

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di Maurizio Ferrini - 21 Agosto 2025