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Putin-Trump

La giostra diplomatica

Faccia a faccia Trump-Putin previsto per la prossima settimana: “È tempo di ripartire su basi nuove”

Mosca conferma che il bilaterale si farà: il luogo del vertice è stato concordato, ma non ancora reso pubblico. Forse si terrà negli Emirati Arabi Uniti. Respinta al mittente l’ipotesi di un trilaterale con Zelensky. Intanto i mercati festeggiano e il rublo schizza ai massimi

Cronaca - di Alice Carrazza - 7 Agosto 2025 alle 13:52

Il faccia a faccia tra Vladimir Putin e Donald Trump è ormai imminente. A confermarlo è stato lo stesso Yuri Ushakov, consigliere del Cremlino: «Su proposta della parte americana, è stato essenzialmente raggiunto un accordo per tenere nei prossimi giorni un incontro bilaterale al massimo livello». Secondo quanto riportato dal New York Times, l’ex presidente avrebbe lasciato intendere che potrebbe avvenire già nella settimana di Ferragosto.

La mossa decisiva: il bilaterale Putin-Trump

Una frase che pesa più delle sanzioni annunciate, più delle manovre di truppe, più delle promesse in pubblico. Perché, a dispetto dei sorrisi diplomatici e delle minacce di ritorsione, è nelle stanze chiuse che si giocano le vere partite. E questa potrebbe essere la mossa che rimescola il tavolo dopo anni di guerra di logoramento in Ucraina.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax, le «preparazioni concrete» sarebbero già in corso, in coordinamento con «i colleghi americani». Il luogo del vertice è stato concordato, ma non ancora reso pubblico. Lo stesso Putin, in giornata, vedrà il presidente degli Emirati Arabi, Paese spesso evocato come potenziale sede neutrale.

L’inviato di Trump in cerca di uno spiraglio

L’annuncio è arrivato a meno di ventiquattro ore dal colloquio riservato tra Putin e Steve Witkoff, emissario personale di Trump. Obiettivo dichiarato: cercare una via d’uscita negoziale al conflitto in Ucraina. Una missione ad alto rischio, mentre Trump – tornato a dettare la linea – ha già preannunciato una raffica di nuove sanzioni, non solo contro Mosca ma anche contro i Paesi che continuano a commerciare con essa, come India e Brasile. E non è escluso che presto anche Pechino possa finire nel mirino: nessuno, per ora, sembra al riparo.

Un vertice che può cambiare gli equilibri

«Proponiamo, innanzitutto, di concentrarci sulla preparazione del bilaterale con Trump e riteniamo che la cosa principale sia che questo incontro sia efficace e produttivo», ha puntualizzato Ushakov. Ha inoltre confermato che il vis-à-vis tra Putin e l’inviato americano è stato «improntato al realismo». «Le relazioni russo-americane possono essere costruite secondo uno scenario completamente diverso, e reciprocamente vantaggioso, molto diverso da come si sono sviluppate negli ultimi anni».

Senza sbilanciarsi troppo, il Cremlino ha comunque lasciato cadere nel vuoto una proposta lanciata da Witkoff durante il colloquio: un trilaterale tra Trump, Putin e Zelensky. «Del tutto senza commenti», ha tagliato corto Ushakov.

Le borse brindano, i mercati si muovono

Alla notizia del possibile summit, il mercato russo ha risposto con entusiasmo: il Moex ha guadagnato oltre il 5%, toccando il livello massimo degli ultimi due mesi. Il rublo ha registrato un’impennata, raggiungendo i massimi da settimane sia contro il dollaro che contro lo yuan.

Mosca non si isola, l’India tiene le porte aperte

Nel frattempo, il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu, ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale indiano Ajit Doval, ribadendo l’impegno della Russia a rafforzare la «partnership strategica globale» col gigante asiatico. Una delle maggiori agenzie russe riporta che il braccio destro di Modi avrebbe confermato l’attesa per una visita dello zar in India entro la fine di agosto.

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di Alice Carrazza - 7 Agosto 2025