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Esplosione Nord Stream: svolta nell’inchiesta, arrestato a Rimini un ucraino sospettato di aver partecipato al sabotaggio

L'indagine dei pm tedeschi

Esplosione Nord Stream: svolta nell’inchiesta, arrestato a Rimini un ucraino sospettato di aver partecipato al sabotaggio

Cronaca - di Carlo Marini - 21 Agosto 2025 alle 12:43

Un cittadino ucraino sospettato di aver partecipato alle esplosioni sottomarine del 2022 che hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream tra Russia e Germania è stato arrestato in Italia. Lo hanno comunicato i procuratori tedeschi responsabili per l’inchiesta sulle esplosioni del gasdotto.

Chi è l’ucraino arrestato per il sabotaggio dei gasdotti nel Baltico

Il sospettato, identificato solo come Serhii K., è stato arrestato durante la notte nella provincia di Rimini, in Italia, hanno dichiarato i procuratori federali. Le autorità tedesche hanno aggiunto che si ritiene che sia uno dei coordinatori dell’operazione. La procura federale tedesca sta indagando sul presunto attacco. L’arresto, il primo in relazione a questo caso di alto profilo, è stato eseguito nella provincia di Rimini da agenti di polizia sulla base di un mandato di arresto europeo emesso dalla Corte federale di Giustizia il 18 agosto, ha fatto sapere la procura federale in un comunicato.

La notizia del mandato di cattura segna sicuramente un passo in avanti nell’accertamento dei fatti ma non risponde alla domanda su chi possa esserci dietro le esplosioni. In questi due anni si sono susseguite più tesi sull’attacco a Nord Stream, con voci non confermate che individuavano i responsabili nei governi di Kiev, Mosca o Washington. È stata ipotizzata anche la responsabilità di gruppi militari ucraini o russi che avrebbero agito all’insaputa del governo ucraino. Ma finora non sono state trovate prove che attestino un collegamento tra chi ha agito materialmente e un governo o un gruppo di persone.

“Una squadra di sommozzatori ha fatto saltare i gasdotti di Nord Stream”

I pubblici ministeri tedeschi, che stanno cercando di risalire ai responsabili delle esplosioni che hanno compromesso il funzionamento dei gasdotti Nord Stream sotto il Mar Baltico nel settembre 2022, nei mesi scorsi hanno emesso un mandato di cattura anche nei confronti di un istruttore subacqueo ucraino, indicato come Volodymyr Z.

Secondo quanto riportato da un’inchiesta delle testate giornalistiche tedesche ARD, Süddeutsche Zeitung e Die Zeit, gli inquirenti ritengono che Volodymyr Z. facesse parte di una squadra di esperti sommozzatori ucraini che nel settembre 2022 ha noleggiato uno yacht tedesco, ha navigato nel Mar Baltico e ha piazzato l’esplosivo, facendo saltare tre dei quattro gasdotti di Nord Stream, e che al momento in cui è stata richiesta la cattura si trovasse in Polonia, a Pruszków, una città vicino Varsavia.

A chi sollevava dubbi sul perché la Polonia non si mossa immediatamente una volta ricevuto il mandato di arresto europeo, le autorità polacche hanno spiegato che non sono potute intervenire prima perché i funzionari tedeschi non avevano aggiornato il registro Schengen, segnalando il nome di Volodymyr Z. tra i ricercati a livello europeo. E pertanto la polizia di frontiera polacca non è stata in grado di arrestare il cittadino di origine ucraina.

 

 

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di Carlo Marini - 21 Agosto 2025