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Donzelli zittisce gli “sciacalli” di sinistra: “Sulla strage di Bologna ci riconosciamo nelle parole di Mattarella”

Il dirigente di FdI

Donzelli zittisce gli “sciacalli” di sinistra: “Sulla strage di Bologna ci riconosciamo nelle parole di Mattarella”

Politica - di Gabriele Caramelli - 4 Agosto 2025 alle 09:18

Quello organizzato ad Ostia venerdì scorso “non è un evento elettorale ma istituzionale, come fatto in tante altre regioni. Anche nella Campania di De Luca il governo si è presentato assieme a lui per parlare di fondi sociali, lo fa a prescindere dal colore politico”. A dirlo è Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile nazionale dell’organizzazione in un’intervista a La Stampa, che poi ha rinnovato le convinzioni sul piano elettorale: “Nessuna paura: siamo tranquilli, portiamo avanti le nostre idee. A differenza di come hanno fatto loro in Liguria, non abbiamo cavalcato i guai giudiziari di Ricci. E su questo vorrei sottolineare l’incoerenza di Conte: la loro intransigenza sull’onestà è come l’alta marea, scompare e riappare”.

A proposito di Ricci, il parlamentare di FdI ha sottolineato che per il candidato dem, “Oltre alle vicende giudiziarie, ci sono però quelle politiche: magari potrebbe pagare l’affitto, visto che usa una sala prestigiosa per 200 euro al mese”. Quanto agli cambi di casacca per le regionali, Donzelli non ha dubbi: “Gli scambi appartengono all’altra metà campo. È la sinistra a scegliere i candidati come in un Monopoli, noi puntiamo sui migliori, senza bandierine”.

Donzelli: “Occhiuto ha rivoluzionato la Calabria. Gli avversari non sono chiari”

In seguito, il deputato di FdI ha offerto ulteriori delucidazioni sulle elezioni regionali che si terranno in futuro: “In Toscana manca solo l’ufficialità ma Alessandro Tomasi è già in campagna elettorale. In Puglia e Campania, pur essendo partite in salita, aspettiamo anche perché non sono chiari gli avversari. Non è che decidiamo in base a loro ma credo che l’imbarazzo di non avere un candidato sia maggiore per chi sta governando”. Poi ha aggiunto: “Senza il limite al doppio mandato non avremmo dubbi neanche lì. Credo che Occhiuto abbia rivoluzionato la Calabria, a partire dalla sanità, imponendo ad esempio per la prima volta dei rendiconti scritti e non orali. Ci auguriamo possa continuare con questo lavoro. Poi è certo, più forte sarà FdI nel voto popolare, più forte sarà Occhiuto”.

Donzelli: “Sulla strage di Bologna ci riconosciamo nelle parole di Mattarella”

Per quanto riguarda la “Strage di Bologna”, Donzelli ha spiegato che “Ci riconosciamo tutti nelle parole del Presidente (della repubblica ndr). Ci sono verità sancite nelle aule di giustizia che nessuno vuole disconoscere”. Eppure, “chi prova a collegare queste vicende al governo Meloni dimentica che molti del nostro gruppo dirigente all’epoca non aveva neanche l’età per salire a bordo di un treno da soli”. Quanto all’ipotesi fatta dal leader di Italia viva sul presunto obiettivo della Premier di insediarsi al Quirinale per il 2029, Donzelli ha precisato che “parlare del dopo Mattarella è una mancanza di rispetto istituzionale di Renzi, che comunque non ne ha mai azzeccata una. Meloni governa bene e con stabilità. Arriverà alla fine legislatura con l’intento di tornare a governare altri cinque anni”.

La possibilità della candidatura di Piersilvio Berlusconi

“Silvio (Berlusconi) è stato l’inventore del centrodestra”, ha affermato il parlamentare di FdI, sottolineando che l’ex premier “a dato una casa alla maggioranza degli italiani che difendono lavoro, famiglia e libertà”. Sulla possibilità che Pier Silvio Berlusconi voglia scendere in politica, Donzelli ha precisato che “se e uno dei suoi figli volesse continuare a portare avanti questi valori con noi, sarebbe un onore”.

I cpr e l’ultima sentenza della Corte di giustizia Ue

L’intervistatore, Francesco Montefeltro, ha tirato in ballo i quiz ironici di Fratelli d’Italia ad Ostia sulla sinistra, chiedendo al deputato chiedendogli quale struttura è costata mezzo miliardo e ha ospitato solo 20 migranti nel 2024 e lui ha risposto che l’evento “è un modo leggero per raccontare cosa abbiamo fatto e stare vicini agli italiani. Parlamentari e dirigenti del partito non vanno in vacanza, e quest’anno ci concentriamo su giustizia e sicurezza”. Senza successo, il redattore prova ad incalzare il parlamentare di FdI sulla seconda d0manda, dicendogli che non ha risposto, ma Donzelli ha ribattuto : “Non posso conoscere la risposta perché le cifre che cita non sono corrette (ride, ndr): si è speso meno, in linea con quanto fatto per l’accoglienza in Italia. In più, però, l’iniziativa ha un importante effetto dissuasivo. Se qualcosa si è inceppato è solo per le interpretazioni politiche fornite dai giudici, ma non ci fermeremo con la lotta agli scafisti“.

Per giunta, “se passa il messaggio che chi arriva in Italia non verrà rimpatriato perché c’è sempre un giudice a renderlo impossibile, si fa un regalo allo scafista che lucra sulla disperazione. E per quanto riguarda i giudici mi risulta di difficile comprensione pensare che i talebani afghani vadano bene, dato che la Germania ha effettuato più volte rimpatri verso l’Afghanistan,  e Sharm el-Sheikh sia una meta pericolosa per la sicurezza dei rimpatriati”. In conclusione, “c’è una forzatura da parte dei giudici italiani che hanno scelto in modo curioso le nazioni sicure di partenza

 

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di Gabriele Caramelli - 4 Agosto 2025