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Donna uccisa dai baby rom, Simonetta Matone stronca il giustificazionismo della sinistra (video)

4 di Sera

Donna uccisa dai baby rom, Simonetta Matone stronca il giustificazionismo della sinistra (video)

Senza categoria - di Gabriele Alberti - 13 Agosto 2025 alle 16:15

Il dibattito sulla tragedia di Milano infuoca il dibattito. “La sinistra sposta l’attenzione” e non focalizza la gravità dell’uccisione della donna da parte dei baby rom. Ci pensa  Simonetta Matone, magistrata e politica, a lungo sostituto procuratore presso il tribunale per i minorenni di Roma a rimettere la barra sul nocciolo della questione. “Mi sono occupata per 17 anni di minori rom”, dice,contrastando gli interlocutori durante la trasmissione 4 di Sera sul dramma di Cecilia De Attis uccisa da quattro minorenni alla guida di una vettura. Ci tiene l’esponente della Lega a stigmatizzare il dibattito fuorviante di alcuni esponenti della sinistra. Dibattito che sta imperversando anche in queste ore. “La sinistra sta cercando di spostare il focus – afferma Matone-  dalla gravità estrema di quello che è accaduto alle vicende dei campi rom. Premesso che era un campo clandestino  che il comune non ha portato sul tavolo del Viminale, perché non parliamo della gravità di quel che è accaduto a questi bambini minorenni? Che rubano una macchina, si mettono al volante, investono e uccidono. Perché – insiste- non parliamo della responsabilità di chi li ha educati in questo modo?”.

Matone: “Trovo assurdo che i i minori rom stiano ancora con i genitori”

“Chiunque abbia lavorato a contatto con queste realtà sa “perfettamente che i campi rom sono realtà  piramidali basate sullo sfruttamento delle attività criminali dei minori e delle donne. Lo dicono i dati ed è gravissimo che in serata  i bambini stiano ancora con  i loro genitori. Se ci fosse stato un pm per minorenni – dice spiegando cosa sarebbe stato corretto fare- li avrebbe allontanati coattivamente in poco tempo. Perché abbiamo la prova provata dell’incapacità dei genitori di esercitare la genitorialità. Come governo – aggiunge- abbiamo varato norme contro l’evasione dell’obbligo scolastico e siamo state avversati”.

Frassinetti: “Ragazzini che vivono nell’illegalità lontano dalla scuola”

La famiglia, la scuola: sul punto la sottosegretaria al ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, aveva commentato il dramma proprio puntando questa piaga. -“Il tragico omicidio stradale riporta drammaticamente l’attenzione su una realtà purtroppo diffusa: ragazzi che vivono nell’illegalità, privi di regole e lontani dalla scuola. Come ha giustamente sottolineato il Ministro Valditara, ciò che è davvero ‘vergognoso’ è non fare nulla per impedire che bambini e adolescenti crescano nel degrado e nell’assenza di istruzione”. E alla sinistra che critica il decreto Caivano Frassinetti ricorda come “questo Governo è intervenuto per la prima volta in maniera decisa: prevedendo sanzioni severe per i genitori che non mandano i figli a scuola. I primi monitoraggi sulla sua applicazione hanno già evidenziato risultati molto positivi, confermando che la minaccia delle sanzioni funziona”.

Gasparri: Inaccettabili parole giustificazioniste della sinistra

“Certamente non bisogna utilizzare la drammatica vicenda di Milano per polemiche esasperate- aggiunge Maurizio Gasparri. Ma non si può nemmeno fare il contrario, con atteggiamenti minimalisti e giustificazionisti. La morte di una donna per colpa di un gruppo di bambini non può rimanere priva di conseguenze. In primo luogo, bisogna accertare le responsabilità di chi ha rubato quella macchina, che è diventata uno strumento di morte. Certamente non possono essere stati dei bambini dagli 11 ai 13 anni. Inoltre, ci sono delle norme che devono essere applicate con estrema severità a carico dei genitori che non hanno né educato quei bambini né hanno vigilato sulla loro azione. Bisogna essere determinati. Le parole giustificazioniste di esponenti della sinistra sono inaccettabili e non offendono soltanto i familiari di una persona uccisa, ma qualsiasi persona di buon senso”.

De Corato: Da Sala sgomberi solo di facciata

E ancora, dov’erano i servizi sociali? Se lo chiede Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano. “È loro il compito di vigilare sulle condizioni igieniche, sull’educazione e sull’inserimento scolastico dei minori, osserva De Corato. La giunta Sala ama parlare di ‘interventi’ nei campi rom, ma la realtà è che non si è trattato di veri sgomberi come quelli delle giunte Albertini e Moratti: sono stati semplici allontanamenti temporanei, operazioni di facciata che non risolvono nulla e lasciano la città e i suoi cittadini esattamente con gli stessi problemi di prima”

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di Gabriele Alberti - 13 Agosto 2025