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Cirielli: “Questo incontro alla Casa Bianca mesi fa non sarebbe stato possibile, i toni di Trump sono cambiati”

Vertice di Washington

Cirielli: “Questo incontro alla Casa Bianca mesi fa non sarebbe stato possibile, i toni di Trump sono cambiati”

Esteri - di Carlo Marini - 18 Agosto 2025 alle 09:07

Il governo italiano, a Washington, “si muoverà al fianco degli altri Paesi europei”. Lo spiega, alla Stampa, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. “L’Europa, per la prima volta, parlerà con una voce sola delle sue politiche di sicurezza. I leader – sottolinea – dovranno essere uniti”. Il viceministro evidenzia come la premier Meloni “non ha mai pensato di sganciarsi dall’Europa. Ha sempre avuto un atteggiamento da mediatrice. Ricordo che sui dazi, ad esempio, c’era chi voleva creare una contrapposizione con gli Usa minacciandoli di contro-tariffe. Idea balzana – prosegue -. Noi abbiamo sempre cercato di mettere l’alleanza al primo posto e questo paga”.

“Trump minacciava il disimpegno in Ucraina”

Il viceministro degli Esteri ricorda pure che “i toni che usano gli americani nei confronti degli europei sono cambiati. Questo stesso incontro, mesi fa, non sono sicuro che sarebbe stato possibile. Trump avrebbe potuto ignorare la parte europea, mentre adesso c’è un confronto serrato, si riconosce la centralità dell’alleanza, e questo è positivo. Tanto che gli Usa sembrano disponibili a offrire delle garanzie di sicurezza a Kiev, mentre all’inizio minacciavano un disimpegno”,

Francia, Germania e Regno Unito tornano a parlare di un invio di truppe di pace al confine con la Russia, con il supporto degli Usa. “L’Italia si muoverà sempre al fianco delle democrazie occidentali e la presenza americana è fondamentale. È altrettanto importante che ci si muova sotto l’egida dell’Onu – sottolinea -. Se la Russia acconsente alla presenza di truppe in Ucraina, non vedo quale problema ci potrebbe essere a una presenza dei caschi blu”.

Cirielli: “Sostegno a Kiev fino alla fine”

Il governo ha sempre spiegato di essere contrario all’invio di truppe. “Abbiamo sempre detto che era prematuro parlarne senza nemmeno l’ombra di un accordo di pace. E sostenevamo che l’invio di un contingente di sole forze europee sarebbe stato poco logico in quel momento, se non addirittura controproducente – ricorda – . Con un accordo, cambia tutto”.

Nel frattempo si deve mantenere alta la pressione su Mosca, come chiede Macron. “Assolutamente. Meloni dice la stessa cosa. Va mantenuto il sostegno militare ed economico a Kiev fino alla fine. Ora il segretario di Stato Usa Marco Rubio non esclude che ci sia un cessate il fuoco. Speriamo che questo ottimismo sia giustificato” – conclude .

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di Carlo Marini - 18 Agosto 2025