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Cicalone aggredito alla stazione di Napoli per la seconda volta: “Ci sono saltati addosso in 30” (video)

"Sono stati identificati"

Cicalone aggredito alla stazione di Napoli per la seconda volta: “Ci sono saltati addosso in 30” (video)

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 8 Agosto 2025 alle 16:30

“Siamo stati nuovamente attaccati dopo essere arrivati alla stazione di Napoli, vicino Piazza Garibaldi, ma stavolta erano in 30”. Queste le parole dello youtuber Simone Ruzzi, in arte Cicalone, contattato dal Secolo d’Italia, racconta la seconda aggressione subita da lui e dalla sua troupe a Napoli.

“Ora – racconta al telefono – ci troviamo alla Polfer e stiamo facendo una nuova denuncia – prosegue – con noi c’era anche Ulderico Carraturo, noto pasticcere napoletano. Mentre parlavamo si è avvicinato lo stesso ragazzo congolese che mi aveva aggredito la volta scorsa dicendomi che non potevo fare riprese”. Poi “ha chiamato altre persone dalla piazza”, mentre “un ragazzo nigeriano si è avventato su una collaboratrice, spingendola a terra”.

Cicalone aggredito per la seconda volta a Napoli

Cicalone ha aggiunto che “l’aggressore più violento si è inizialmente avventato su di me, io ho provato a respingerlo con un braccio ma è comunque riuscito a raggiungere Evelina”. Successivamente, “è intervenuta la Polizia e i militari, ma erano in troppi contro di noi e così gli agenti hanno dovuto chiamare i rinforzi”. Ancora incredulo, lo youtuber ha spiegato che a Napoli “comandano questo genere di persone”, per poi ribadire che “4 agenti in tutto non sono bastati per sedare la situazione. In conclusione, “la legge mi consente di fare riprese in luogo pubblico, rispettando le norme vigenti e le dovute precauzioni. Questa regola vale ovunque meno che in Paesi come la Corea del Nord”.

Cos’è accaduto la scorsa volta?

La scorsa volta, sempre nei pressi della stazione di Napoli, Cicalone è stato assalito assieme alla videomaker e uno degli aggressori ha provato persino ad impossessarsi della telecamera, non riuscendo nell’impresa. Il responsabile aveva provato “a nascondersi tra i suoi amici, ma è arrivato l’esercito che l’ha identificato”.

 

 

 

 

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di Gabriele Caramelli - 8 Agosto 2025