
Centrosinistra a pezzi
Campo caos e regionali: Schlein dà l’ultimatum a Decaro in Puglia, in Calabria trionfano i veti, la Campania contro De Luca
Il partito non accetta il diktat dell'ex sindaco di Bari ma è pronto a cedere il candidato calabrese ai Cinquestelle, mentre a Napoli cresce il malcontento contro il baratto con il governatore uscente
Ultimatum ad Antonio Decaro. Entro pochi giorni, forse due, l’ex sindaco di Bari dovrà sciogliere la riserva e dire se accetta la candidatura a presidente della Puglia. Mentre in Calabria si attendeva nella giornata l’ufficializzazione di Pasquale Tridico, esponente dei Cinquestelle, come sfidante di Roberto Occhiuto: ma sono arrivati veti incrociati. Il centrosinistra continua a implodere nelle regioni dove si voterà in autunno.
Il messaggio a Decaro
Non è più tempo di riflessioni. Questo è il messaggio che arriva dalla Puglia, e dalla Schlein, ad Antonio Decaro.
“Chiederemo ad Antonio Decaro di sciogliere la riserva. Vogliamo iniziare al più presto la campagna elettorale e vogliamo vincerla per non far tornare la Puglia indietro”, ha detto il segretario regionale del Pd, Antonio De Santis.
Che poi ha inviato un messaggio subliminale all’europarlamentare per le sue obiezioni sulla presenza di Michele Emiliano e Nichi Vendola nelle liste per il Consiglio: “A settembre prepareremo le liste insieme ai partiti alleati“, che tradotto significa: non puoi dettare le condizioni. Che farà ora l’ex presidente dell’Anci? Rimarrà fermo sulle sue posizioni o accetterà compromessi ?.
La Calabria ai Cinquestelle solo se è Tridico: lite al tavolo
Schlein, Conte e Fratoianni si sono sentiti oggi per discutere anche della Calabria, dove fra 19 giorni bisognerà presentare le liste. L’unico nome dei pentastellati gradito dalla coalizione è quello di Pasquale Tridico, anche lui a Strasburgo. Se Tridico salta la palla torna nelle mani del Pd, che dovrà scegliere tra Nicola Irto e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà (gradito a Matteo Renzi). Ma la riunione è stata infuocata.
Riunione sospesa: una miriade di no
Sulla Calabria Conte, dopo avere incassato il si per Tridico, ha portato il nome della vicecapogruppo alla Camera, Vittoria Baldino, ma Schlein gli ha detto no. Avs ha riproposto il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi ma anche su di lui ci sono veti del Pd. Cosi come sono emersi i veti sul sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà, da parte dei pentastellati. Il rischio è che il candidato del centrosinistra glielo debba dare in “prestito” il centrodestra , viste le tensioni.
La Campania e l’accordo contestato con Don Vincenzo
Vincenzo De Luca non ha ancora fissato la data per le elezioni in Campania. Aspetta prima di conoscere la data del congresso regionale del partito che dovrebbe incoronare il figlio Piero. In cambio, e con due assessorati regionali di peso, darà il via libera a Roberto Fico. Ma la base del Pd contesta aspramente il baratto dopo avere condotto una campagna contro il presidente uscente.
Marche nella diaspora
Schlein ha candidato Matteo Ricci nelle Marche contro l’uscente Acquaroli. Ma anche li, al di là delle questioni giudiziarie sulle quali è sempre opportuno mantenere una certa prudenza, le cose non vanno benissimo. L’ex sindaco di Pesaro non entusiasma e non riesce a sfondare e la base del partito è sempre più distante.
Schlein si disinteressa del Sud
Ciò che emerge da questa triangolazione meridionale è il disinteresse di Elly Schlein per il Sud. A due settimane dall’indizione delle elezioni in Calabria non ha ancora scelto il candidato, in Puglia è come un asino in mezzo ai suoni e in Campania ha subappaltato tutto al rais. Insomma, è ancora in vacanza, come se non fosse il segretario nazionale del partito più importante di una coalizione. Ammesso che la coalizione esista.