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Centrosinistra a pezzi

Campo caos e regionali: salta Tridico in Calabria, Decaro alle strette in Puglia, la Campania nelle mani di De Luca

L'europarlamentare dice no, Conte punta sulla Baldino e spacca il tavolo calabrese che ora vira su Falcomatà. L'ex sindaco di Bari alle strette, mentre a Napoli comanda Don Vincenzo

Politica - di Paolo Desideri - 18 Agosto 2025 alle 14:06

Ultimatum ad Antonio Decaro. Entro pochi giorni, forse due, l’ex sindaco di Bari dovrà sciogliere la riserva e dire se accetta la candidatura a presidente della Puglia. Mentre in Calabria si attendeva nella giornata l’ufficializzazione di Pasquale Tridico, esponente dei Cinquestelle, come sfidante di Roberto Occhiuto: ma sono arrivati veti incrociati: candidatura al momento saltata. Il centrosinistra continua a implodere nelle regioni dove si voterà in autunno.

Salta Tridico: Conte voleva Vittoria Baldino

Schlein, Conte e Fratoianni si sono sentiti oggi per discutere della Calabria, dove fra 19 giorni bisognerà presentare le liste. L’unico nome dei pentastellati gradito dalla coalizione era quello di Pasquale Tridico, anche lui a Strasburgo ma sembra saltato. La palla passa al Pd che dovrà scegliere tra Nicola Irto e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà (gradito a Matteo Renzi). Ma la riunione è stata infuocata.

Riunione sospesa: una miriade di no, Schlein irritata

Sulla Calabria Conte, dopo avere incassato il si per Tridico, ha portato il nome della vicecapogruppo alla Camera, Vittoria Baldino, ma Schlein gli ha detto no. Avs ha riproposto il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi ma anche su di lui ci sono veti del Pd. Cosi come sono emersi i veti sul sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, da parte dei pentastellati. Schlein è parsa irritata dall’atteggiamento di Giuseppe Conte, che ha portato tre nomi sul tavolo ma surrettiziamente voleva la Baldino. Nonostante i veti Giuseppe Falcomatà rimane ora il favorito per la candidatura ma in quel campo tutto può cambiare in un secondo. E i centristi, da Azione a Italia Viva ai socialisti, minacciano un terzo polo indipendente.

Il messaggio a Decaro

Non è più tempo di riflessioni. Questo è il messaggio che arriva dalla Puglia, e dalla Schlein, ad Antonio Decaro. 

Chiederemo ad Antonio Decaro di sciogliere la riserva. Vogliamo iniziare al più presto la campagna elettorale e vogliamo vincerla per non far tornare la Puglia indietro”, ha detto il segretario regionale del Pd, Antonio De Santis.

Che poi ha inviato un messaggio subliminale all’europarlamentare per le sue obiezioni sulla presenza di Michele Emiliano e Nichi Vendola nelle liste per il Consiglio: “A settembre prepareremo le liste insieme ai partiti alleati“, che tradotto significa: non puoi dettare le condizioni. Che farà ora l’ex presidente dell’Anci? Rimarrà fermo sulle sue posizioni o accetterà compromessi ?.

La Campania e l’accordo contestato con Don Vincenzo

Vincenzo De Luca non ha ancora fissato la data per le elezioni in Campania. Aspetta prima di conoscere la data del congresso regionale del partito che dovrebbe incoronare il figlio Piero. In cambio, e con due assessorati regionali di peso, darà il via libera a Roberto Fico. Ma la base del Pd contesta aspramente il baratto dopo avere condotto una campagna contro il presidente uscente.

Marche nella diaspora

Schlein ha candidato Matteo Ricci nelle Marche contro l’uscente Acquaroli. Ma anche li, al di là delle questioni giudiziarie sulle quali è sempre opportuno mantenere una certa prudenza, le cose non vanno benissimo. L’ex sindaco di Pesaro non entusiasma e non riesce a sfondare e la base del partito è sempre più distante.

Schlein si disinteressa del Sud: forse non le interessa

Ciò che emerge da questa triangolazione meridionale è il disinteresse di Elly Schlein per il Sud. A due settimane dall’indizione delle elezioni in Calabria non ha ancora scelto il candidato, in Puglia è come un asino in mezzo ai suoni e in Campania ha subappaltato tutto al rais. Insomma, è ancora in vacanza, come se non fosse il segretario nazionale del partito più importante di una coalizione. Ammesso che la coalizione esista.

In Campania il centrosinistra si chiama De Luca. In Puglia si affida a Decaro. Della Calabria, da quello che emerge, alla segreteria nazionale del Pd non interessa proprio. Se vince in alcune regioni lo fa per i viceré, se perde, come è quasi certo in Calabria, accamperà scuse.

Anche Conte ne esce a pezzi

Ma anche Giuseppe Conte ne esce a pezzi proprio nel suo feudo elettorale maggiore, cioè il Mezzogiorno. In Campania deve patteggiare con quel Vincenzo De Luca sempre osteggiato, in Puglia è uscito dalla giunta Emiliano salvo poi appoggiare il centrosinistra. In Calabria ha proposto Pasquale Tridico a trucco, volendo invece Vittoria Baldino. Tatticismi da fare invidia al vecchio Psdi. Che però almeno aveva un metodo.

 

 

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di Paolo Desideri - 18 Agosto 2025