
Mondiali
Calcio pro Pal, per Pd e M5s la partita Italia-Israele non dovrebbe disputarsi: dalle interrogazioni alle “magliette rosse”
“Italia-Israele del 14 ottobre non dovrebbe disputarsi e Israele dovrebbe essere escluso dalle competizioni sportive a causa del genocidio in corso a Gaza”. A dirlo è la deputata del Partito democratico Laura Boldrini, che adesso si scaglia contro i Mondiali per attaccare il governo israeliano presieduto da Benjamin Netanyahu. La partita di calcio, organizzata per le qualificazioni alla Coppa del mondo, sarà disputata dalle due squadra all’arena Friuli – Blue Energy stadium. Le affermazioni di Boldrini, riportate da Libero, sono simili a quelle del dem Marco Berruto, responsabile dello Sport nella segreteria di Elly Schlein e già ct della nazionale maschile di pallavolo dal 2010 al 2015.
Per lui “Italia-Israele è una partita che non dovrebbe proprio essere giocata”, ma ricordando che “non tocca agli organismi sportivi italiani decidere su questo “ban” (divieto, ndr) ma a quelli internazionali, in questo caso Fifa e Uefa”. Visto che le decisioni non spettano né a lui e né a Laura Boldrini, l’uomo di fiducia di Elly ha chiesto che gli “azzurri” diventino rossi “«come le magliette indossate da Panatta e Bertolucci nella finale di Coppa Davis nel Cile di Pinochet”. Eppure, gli unici “desaparecidos” sono gli ostaggi israeliani che dal 7 ottobre 2023 si trovano ancora nelle mani di Hamas.
Italia-Israele, per la sinistra italiana la partita non dovrebbe disputarsi
Dal boicottaggio si passa al complotto, tanto chi il senatore del Movimento 5 stelle Luca Pirondini ha annunciato: “Presenteremo un’interrogazione in Senato per chiedere al governo se corrisponde al vero quanto riportato da notizie di stampa, ovvero che tra i membri dello staff della squadra israeliana potrebbero essere presenti appartenenti alle forze armate, e se tra questi vi siano soggetti coinvolti in gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, potenzialmente oggetto di indagini da parte della Corte Penale Internazionale per quanto sta avvenendo a Gaza”. Insomma, proprio loro che sono progressisti e inclusivi chiedono un’indagine approfondita per sapere se nel pubblico israeliano c’è qualche criminale di guerra. Chissà perché il parlamentare grillino non ha richiesto un’indagine approfondita sull’Islam radicale in Italia e sulla possibilità che Hamas possa proliferare anche qui.
Le interrogazioni esilaranti dei 5Stelle
Anche “le attiviste gli attivisti” dell’M5s hanno espresso una “forte preoccupazione e netta contrarietà, non possiamo accettare che tramite lo sport si ignori il contesto in cui Israele opera e pertanto appoggiamo le posizioni del sindaco e degli assessori che hanno già espresso la loro contrarietà non solo al fatto che questa partita si disputi nel nostro stadio ma proprio sul fatto che venga disputata”. Lamentele piuttosto sconvolgenti, visto che lo sport nasce per unire le persone e per portare un minimo di spensieratezza anche nei periodi bui dell’umanità. Strano che la sinistra, autoproclamatasi più volte pacifista, si stia opponendo con fervore a una sfida calcistica.