
Il risiko regionali
Calabria, il Pd pensa a Gratteri come presidente ma il magistrato rifiuta. Oliverio attacca Schlein. “No al giustizialismo”
Il procuratore della Repubblica di Napoli non è minimamente interessato. L'ex governatore durissimo contro la linea di Largo del Nazareno
Anche la Calabria diventa una spina più che una rosa per Elly Schlein. Le dimissioni di Roberto Occhiuto porteranno la regione al voto (tra fine ottobre e metà novembre) e il centrosinistra è in fibrillazione. Ora è la volta di Nicola Gratteri, il procuratore della Repubblica di Napoli. Il Foglio rilancia la tentazione di una sua candidatura, ma il magistrato non ne ha alcuna voglia e non accetterà nessuna offerta. E intanto l’ex governatore Mario Oliverio spara a zero su Largo del Nazareno.
Dopo Lucano, Gratteri
Dopo l’ipotesi di Mimmo Lucano, avanzata da Avs, il giornale diretto da Cerasa riporta l’indiscrezione di un’offerta al super magistrato, calabrese, in passato a capo della Dda e della Procura di Catanzaro e oggi a Napoli. Ma, come riporta LaC News, Gratteri non ha nessuna intenzione di scendere in campo nell’agone politico. Men che meno alla guida della Regione. Tutto questo è bastato a far saltare i nervi all’interno del partito. A uscire allo scoperto, Mario Oliverio, presidente della Regione dal 2014 al 2019.
Le parole di Oliverio contro Schlein
“Il Pd pensa di candidare Nicola Gratteri alla presidenza della Calabria? Non voglio crederci e mi auguro che sia solo un chiacchiericcio. Significherebbe abbandonare ogni idea riformista a proposito di garanzie degli indagati, dello stato di diritto, consegnandosi a una cultura giustizialista.” Lo dice, parlando col Foglio, l’ex presidente della Calabria Mario Oliverio. Oliverio fu indagato da Gratteri per diverse vicende giudiziarie conclusesi tutte con l’archiviazione e l’assoluzione.
L’ex governatore critica aspramente questa ipotesi: “A me pare che un grande partito non possa scegliere lo show man del momento con l’obiettivo di capitalizzare, in termini di consenso, gli istinti più populisti dell’elettorato. Così si finisce per mortificare un’impostazione culturale politica che dovrebbe essere la più seria possibile”.
E parlando di Roberto Occhiuto, Oliverio si differenzia dal giacobinismo del suo partito: “A ogni modo io credo che Occhiuto vada combattuto non per l’inchiesta, ma per il fallimento amministrativo. C’è bisogno di un progetto politico serio che abbia visione, non che cavalchi l’attività della magistratura“.
Schlein in un “cul de sac”
Elly Schlein è in un cul de sac anche in Calabria. O cede la presidenza ai Cinquestelle(Pasquale Tridico) oppure deve scegliere tra Nicola Irto, senatore e segretario regionale del Pd, Franz Caruso, sindaco di Cosenza, Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria. Stando attenta ad Avs che non vuole mollare la presa.