
A Cagliari
Botulino: c’è un’altra vittima. Valeria Sollai aveva 62 anni: fatale la salsa al guacamole
Sale a due il tragico bilancio delle vittime dell’intossicazione da botulino legata alla “Fiesta Latina” di fine luglio a Monserrato, nella città metropolitana di Cagliari. Nella notte, Valeria Sollai, 62 anni, è deceduta al Policlinico di Monserrato, dove era ricoverata da settimane in Rianimazione dopo aver consumato guacamole contaminato durante l’evento. La morte della donna segue quella di Roberta Pitzalis, 38 anni, avvenuta l’8 agosto scorso, anche lei colpita dall’avvelenamento alimentare. La vicenda ha portato a un inasprimento delle indagini nei confronti di Christian Gustavo Vincenti, titolare del chiosco dove sono stati serviti i prodotti contaminati, unico indagato finora per l’episodio.
Botulino: la salsa al guacamole a Cagliari, i friarielli in Calabria
Al Policlinico di Monserrato resta ricoverata una ragazza di 14 anni. Già dimessi invece dall’ospedale Brotzu di Cagliari altri quattro pazienti, mentre un bambino di 11 anni è stato trasferito a suo tempo al Gemelli di Roma. Le sue condizioni sono in miglioramento, ma la ripresa sarà lunga, fanno sapere i medici della terapia intensiva pediatrica che hanno in cura il bimbo. L’autopsia effettuata su Roberta Pitzalis, morta all’ospedale Businco di Cagliari dopo il trasferimento dal Brotzu, ha confermato il decesso per intossicazione da botulino a cui si è aggiunta una polmonite emorragica legata all’intubazione a cui la donna è stata sottoposta durante il ricovero.
Il botulismo è un rara, ma a volte letale, sindrome neuroparalitica provocata dall’azione di una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Il primo focolaio documentato di botulismo avvenne in Germania nel 1820 in seguito al consumo di salsicce. Il microrganismo venne identificato alcune decadi più tardi su un prosciutto che aveva causato una tossinfezione in Belgio e fu chiamato Bacillus botulinus dalla parola botulus che voleva dire salsiccia in Latino.
Botulino: Valeria Sollai come Roberta Pitzalis
Nelle scorse settimane il botulino ha fatto due vittime anche in Calabria per dei friarielli mal conservati. Sono intanto 4 le conferme dell’Istituto superiore di sanità della diagnosi di botulismo per i pazienti ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza. In totale 11 le certificazioni dell’Istituto della diagnosi di intossicazione da Botulino: 3 campioni prelevati ai pazienti che hanno fatto accesso in ospedale in questi ultimi giorni sono in procinto di essere spediti all’ISS. Nella serata