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alluvione Prato

Morirono due persone

Alluvione di Prato, la Procura chiede 11 rinvii a giudizio: ci sono anche esponenti dem. La Lega: “Il Pd non può voltarsi dall’altra parte”

Le accuse per politici e tecnici sono, a vario titolo, per i reati di omicidio colposo e disastro colposo. Tra gli indagati, l'ex sindaco Matteo Biffoni e l'attuale sindaco della vicina Montemurlo Simone Calamai

Cronaca - di Giulia De Grazia - 2 Agosto 2025 alle 15:19

La Procura di Prato ha chiesto undici richieste di rinvio a giudizio, a vario titolo, per i reati di omicidio colposo e disastro colposo a carico di amministratori pubblici e tecnici dei Comuni per l’alluvione del novembre 2023 che causò due vittime, allagamenti e danni ingenti. Il gup Marco Malerba ha fissato la prima udienza al 19 novembre.

La richiesta della Procura

La richiesta di processo è stata depositata per l’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni, per l’allora vicesindaco e assessore alla Protezione civile Simone Faggi, per l’allora assessore all’Urbanistica Valerio Barberis. Richiesta di processo anche per il sindaco del confinante comune di Montemurlo, Simone Calamai, ancora in carica, e per l’assessora alla Protezione civile dell’epoca Valentina Vespi. Stesse accuse per dirigenti e funzionari dei due Comuni: Pamela Bracciotti e Sergio Brachi per Prato, Sara Tintori e Stefano Grossi per Montemurlo, oltre a Fabio Martelli, responsabile del Genio civile del Valdarno centrale, e Luca Della Longa, direttore del Quarto Tronco di Autostrade per l’Italia per il quale si ipotizza solo il disastro colposo.

Un’alluvione che causò due morti

L’alluvione nel pratese provocò due vittime: Antonio Tumulo a Prato, travolto dal torrente Bardena mentre era in auto, e Alfio Ciolini, annegato in casa per l’esondazione del torrente Bagnolo nel comune di Montemurlo. Ingenti anche i danni, stimati in milioni e milioni di euro. Numerosi gli episodi drammatici. Due persone si salvarono in extremis dopo essere rimaste intrappolate nei veicoli finiti nel fiume Bisenzio.

La Lega: “Responsabilità chiare del Pd”

La Lega, con la deputata Elisa Montamagni , chiama in causa il Partito Democratico: “Tra le persone coinvolte figurano – dice la deputata – anche due esponenti di primo piano del Pd: l’ex sindaco di Prato, Matteo Biffoni, e l’attuale sindaco di Montemurlo nonché presidente della Provincia, Simone Calamai“. Montamagni aggiunge che “il Pd, che amministra da sempre questi territori, non può continuare a voltarsi dall’altra parte” e ricorda anche le recenti dimissioni della sindaca di Prato, Ilaria Buggetti, travolta da un’inchiesta giudiziaria.

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di Giulia De Grazia - 2 Agosto 2025