
Organismi alieni nei mari
Allarme “drago blu” in Spagna: spiagge chiuse dopo l’avvistamento nel Mediterraneo, ecco perché è pericoloso
Alcuni esemplari di Glaucus atlanticus sono stati trovati ad Alicante, spingendo le autorità a vietare la balneazione: i piccoli molluschi dai colori brillanti affascinano l'uomo ma sono dotati di un veleno in grado di provocare ustioni dolorosissime
Il nome evoca leggende e creature alate, ma non c’è nulla di mitologico nell’allarme che ha investito le spiagge della provincia di Alicante, in Spagna. Alcuni esemplari di Glaucus atlanticus — meglio conosciuto come “drago blu” —, hanno costretto le autorità a issare la bandiera rossa e a chiudere l’accesso al mare. Le ordinanze parlano chiaro: «Per motivi di sicurezza cittadina, è stato vietato il bagno in tutte le spiagge municipali fino a nuovo ordine».
Il drago blu allerta gli spagnoli
Si tratta di un mollusco marino tanto affascinante quanto pericoloso. Un nudibranco lungo pochi centimetri, che galleggia a pancia in su e sfoggia colori degni di una vetrina barocca: cobalto, argento, azzurro. Ma chi osa toccarlo, rischia ustioni dolorose e reazioni simili a quelle provocate dalla puntura di un calabrone. Non è un gioco da bambini.
@danielarenson Blue Dragon is a species of sea slug. These striking creatures are found in tropical and subtropical waters of the Atlantic, Pacific, and Indian oceans. They are known for their bright blue and silver coloration, which serves as camouflage, and their ability to float upside down on the ocean surface. They are also notorious for their potent sting, as they ingest and store stinging cells from their prey, such as the Portuguese man-of-war.
Martedì, la polizia municipale ha diffuso un avviso alla popolazione: «Il contatto con questo animale marino può essere pericoloso. Si chiede la massima cautela ed evitare il contatto diretto con eventuali esemplari che potrebbero apparire sulla sabbia».
Le parole del sindaco
Il sindaco José Luis Sáez è intervenuto direttamente su X, segnalando la gravità della situazione: «Balneazione vietata sulle spiagge di Guardamar dopo l’apparizione a Playa Vivers di due esemplari di Glaucus atlanticus. Si deve stare lontani da questo animale a causa della sua puntura». Ha poi annunciato l’attivazione di un «dispositivo preventivo» per monitorare le correnti marine e individuarne altri sospinti a riva.
La bandiera rossa è rimasta issata per tutta la giornata di mercoledì. Solo giovedì, concludendo le operazioni di sorveglianza, il primo cittadino spagnolo ha comunicato: «Bandiera gialla sulle spiagge di Guardamar dopo la chiusura dell’operazione speciale di sorveglianza». Ma la tregua è durata poco. La polizia locale, nella serata di giovedì, ha annunciato un nuovo cambio di rotta: «Bandiera rossa di nuovo alzata. Massima prudenza e collaborazione. Le nostre squadre e i nostri bagnini mantengono una sorveglianza attiva per garantire la sicurezza in tutta la costa».
Un predatore che sfrutta il veleno altrui
Il rischio, spiegano gli esperti, è tutt’altro che remoto. Quest’esserino si nutre della caravella portoghese – la famigerata Physalia physalis – accumulandone le cellule urticanti nei suoi “cnidosacchi”, piccole camere velenifere concentrate nelle cerata, appendici digitiformi che si dipanano dal corpo e che lo rendono simile a un angelo alieno.