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"Non arrendersi all'orrore"

Al Meeting di Rimini la testimonianza su Hiroshima e Nagasaki: “La bomba atomica incompatibile con l’umanità”

I rappresentanti dell'associazione dei sopravvissuti, Nobel per la Pace, ricordano il dramma che colpì il Giappone 80 anni fa e lanciano il monito sulla necessità di imparare dagli errori del passato

Cronaca - di Renato Sandri - 25 Agosto 2025 alle 17:33

Il Giappone è l’unico Paese al mondo colpito da una bomba atomica: con le bombe su Hiroshima e Nagasaki la Seconda Guerra Mondiale è terminata. Abbiamo appena commemorato l’80esimo anniversario dello sgancio della bomba atomica: il messaggio è che l’umanità deve vivere, e questo presuppone la negazione assoluta non solo delle armi nucleari ma anche delle scorie del nucleare militare. Sono cose che non possono coesistere con l’umanità”. Così Toshiyuki Mimaki della Nihon Hidankyo Organization, associazione dei sopravvissuti della bomba atomica, premio Nobel per la Pace 2024, intervenuti  al Meeting di Rimini.

“Non arrendersi all’orrore”

La parola d’ordine dell’associazione, raccontata dal palco della kermesse romagnola, è “non arrendersi mai all’orrore”. “La vera pace può essere raggiunta perdonandoci l’un l’altro. Nonostante siano passati 80 anni il percorso per l’abolizione delle armi nucleari è andato avanti lentamente”, invece l’obiettivo deve essere quello di arrivare ad una “abolizione” completa. A giudizio di Mimaki – protagonista, tra appalusi scroscianti, dell’incontro ‘Sopravvivere alla bomba atomica. La testimonianza degli Hibakusha‘, al fianco di Masao Tomonaga, professore scuola di Medicina dell’Università di Nagasaki – “l’umanità deve essere capace di apprendere dai propri errori, deve costruire un mondo migliore, il dolore si deve trasformare in monito, la sofferenza in speranza e la tragedia in impegno. Il desiderio dei sopravvissuti alla bomba atomica –  ha detto ancora Mimaki – è che non vengono mai creati altri sopravvissuti all’ordigno nucleare. Gli armamenti nucleari devono essere tolti dalla faccia della terra: noi siamo qui per dire non arrendersi mai”. 

“C’è ancora troppo spazio per il nucleare”

I due esponenti dell’associazione hanno evidenziato, tra gli applausi generali, come nel mondo “ci sia ancora troppo spazio per il nucleare bellico. Con migliaia di testate a disposizione di singoli Stati e senza che vi sia una riduzione degli armamenti. Una minaccia costante per la pace e il benessere dell’umanità.

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