
Il candidato in salsa gretina
Affidopoli, l’appartamento di Pesaro e i forfait. Ricci scappa dal Palio e corre a Osimo a parlare di clima. Meglio sorvolare sulle Marche
Sempre più in salita la strada del candidato dem inquisito dai giudici e sotto la spada di Damocle di Conte. Non si fa vedere alla festa della sua città. Pioggia o paura di contestazione?
Non sono guai giudiziari, su quelli sta indagando la Procura, ma fastidi politici e crisi esistenziali che si nascondono dietro il ‘va tutto bene’ e ‘andiamo a vincere’ di facciata. L’ultima trovata elettorale di Matteo Ricci, eurodeputato dem, candidato alla presidenza della Regione Marche tra mille ostacoli, non è stata una grande genialata. La distribuzione balneare di patatine e bibite, una volta sbarcato dalla eco-barca, ha scatenato il sarcasmo dei social.
Ricci tra gaffe e forfait clamorose: tutto in salita
Ma c’è di più, a dimostrazione che l’assoluzione dei 5Stelle è solo momentanea e le sorti del candidato di Elly Schlein per nulla rassicuranti. Ricci non si è fatto vedere al Palio di Pesaro, città di cui è stato sindaco, una kermesse al quale il candidato indagato non ha mai dato forfait. Sarà stata la pioggia o la paura di contestazioni? Più probabile la seconda. Per l’europarlamentare che, i maliziosi danno scalpitante per sostituirsi alla guida del partito, l’arrivo al Palio poteva trasformarsi in un autogol.
Niente festa dei Bracieri per paura di essere fischiato
Il Palio infatti si chiamava dei Bracieri (su idea di Massimiliano Santini, braccio destro del sindaco, che – informa Libero – l’aveva brevettato facendosela pagare 100mila euro, 45mila dei quali già incassati, da Opera Maestra). Oggi ha cambiato nome con il più umile Palio di Pesaro. Invece, udite udite, il prode Matteo è andato a Osimo, cittadina colpita dall’alluvione. E qui ha dato il meglio di sé in materia green.
Di Marche preferisce non parlare e non risponde alle domande scomode
Il candidato del campo largo, mezzo liquefatto, a sfidare il governatore uscente di FdI, Francesco Acquaroli, sotto la spada di Damocle dei giudici e di Giuseppe Conte, ha sfoderato la sua verve ‘gretina’ per combattere il cambiamento climatico. “Molto più veloce di quanto immaginassimo”, dice monsieur Lapalisse. Delle Marche parla poco, preferisce discettare di massimi sistemi, il clima, il riconoscimento della Palestina, la geopolitica. E dire che ripete a ogni incontro di aver accettato la sfida in nome del ‘territorio’. Sullo sfondo le dichiarazioni del suo braccio destro da ex sindaco, Massimiliano Santini, anche lui indagato, che ha cominciato a collaborare con i giudici su “Affidopoli” .
Il caso dell’appartamento di Pesaro rivelato da Santini
Uno dei nodi riguarderebbe un appartamento a Pesaro, acquistato da Santini nel 2021 con un mutuo e alcuni bonifici provenienti proprio dall’imprenditore Stefano Esposito, anche lui sotto la lente della magistratura. L’immobile – come ricostruisce La Verità – sarebbe stato usato abitualmente da Ricci, secondo quanto riferisce Santini. “Veniva spesso, lo usava come casa sua. Io non prendevo mazzette, ma glielo prestavo”, avrebbe dichiarato l’ex collaboratore. Aggiungendo che Ricci ed Esposito si conoscevano bene, al contrario di quanto affermato dall’ex sindaco.
Il centrodestra prepara un dossier sotto forma di esposto
Intanto – come riporta Libero – alcune esponenti politici del centrodestra locale starebbero preparando un dossier sotto forma di esposto da depositare in Procura. È in fase di redazione, precisa il quotidiano, ma dovrebbe trattare delle “sponsorizzazioni chieste dall’ex sindaco, della stanza presa in affitto semigratuito nei palazzi della provincia, di qualche cosa che non torna sulle delibere di affidamento di certe pratiche a Stella Polare e Opera Maestra e anche dell’ultima vicenda, quella della barca”, sempre sollevata dal giornale diretto da Mario Sechi.