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Alfredo Diana

In lutto il mondo agricolo

Addio ad Alfredo Diana, ex ministro e senatore della Repubblica: l’uomo che salvò il dicastero dell’Agricoltura

Il cordoglio delle grandi organizzazioni come Coldiretti e Confagricoltura. Lollobrigida: "Un personaggio che ha rappresentato per anni un saldo punto di riferimento per gli italiani. Condoglianze alla sua famiglia e alla sua comunità politica"

Cronaca - di Ginevra Lai - 13 Agosto 2025 alle 19:52

Si è spento Alfredo Diana, già ministro dell’Agricoltura, senatore della Repubblica, parlamentare europeo, ma soprattutto agricoltore. Così volle definirsi per tutta la vita. Il mondo agricolo lo saluta con parole semplici, intrise di memoria e riconoscenza. «Un personaggio che ha rappresentato per anni un saldo punto di riferimento per gli agricoltori italiani», scrive il ministro Francesco Lollobrigida.

Il saluto del ministro Lollobrigida ad Alfredo Diana

«Ho avuto l’occasione di conoscere e apprezzare il collega come politico e uomo – racconta l’attuale titolare del dicastero — Mi ha onorato della sua presenza nella Consulta degli ex ministri dell’Agricoltura della Repubblica che ho voluto costituire subito dopo la nascita del governo Meloni. Uno strumento per trovare insieme, in modo trasversale ai partiti, gli obiettivi comuni a difesa del mondo agricolo restando fuori dalle polemiche quotidiane e impegnando tutti a raggiungerli. Condoglianze alla sua famiglia e alla sua comunità politica».

La lunga militanza in Confagricoltura

Confagricoltura lo ricorda come «presidente, politico, ma soprattutto uomo», sottolineando il ruolo determinante che ha avuto nel plasmare l’identità dell’associazione e nel rappresentare con autorevolezza l’agricoltura italiana ed europea. «Un agricoltore, prima di tutto», impegnato alla guida delle tre aziende di famiglia, tra Caserta, la Calabria e la provincia di Catania, dopo la laurea in agraria.

Il suo impegno iniziò nel 1959, con la fondazione dell’Anga, l’associazione giovanile di Confagricoltura. Dieci anni dopo entra nella dirigenza senior, assumendo la presidenza per otto anni intensi, segnati da battaglie cruciali come quella sui contratti agrari e dalla gestione di problematiche complesse come le eccedenze produttive. Nel 1979, Confagricoltura lo indicò come il più adatto a rappresentare l’agricoltura italiana in Europa: si candidò come indipendente nelle liste della Democrazia cristiana nel collegio nord-ovest, ottenendo 256.000 preferenze. Un risultato che consacrò il suo ruolo e rafforzò l’intero settore.

La salvezza del Ministero dell’Agricoltura

Dal 1983 al 1992 fu senatore della Repubblica. Nel 1993, in un passaggio istituzionale delicato, il presidente del Consiglio Giuliano Amato lo volle nuovamente al governo per sostituire il ministro Fontana. «Pensando di avere chiuso con la politica, era tornato a fare l’agricoltore», ricorda Confagricoltura. Ma il contesto imponeva una guida esperta: erano gli anni successivi a Tangentopoli e ai referendum abrogativi, tra cui quello che prevedeva la soppressione del ministero dell’Agricoltura e di quello del Turismo. Dunque, tornò al lavoro. In quell’unico anno da ministro, Diana riuscì a scongiurarne la chiusura con l’adozione di cinque decreti-legge. «Un uomo che ha dedicato tutta la sua vita all’agricoltura, seguendone passo dopo passo l’evoluzione. Un innovatore, sempre fiducioso nel progresso e nella ricerca».

L’impegno nei Cavalieri del Lavoro

«Il presidente Maurizio Sella, i componenti del Consiglio Direttivo e tutti i colleghi della Federazione, profondamente rattristati, partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa del collega». Nel comunicato si ricorda il suo impegno alla guida della Federazione, dal 1981 al 2001: «Ha testimoniato con passione civile i valori etici e morali dei Cavalieri del Lavoro, rappresentandone con spirito di servizio ed autorevolezza l’apporto alla vita sociale ed economica del Paese».

“Ha consacrato la propria esistenza al settore primario”

Anche Coldiretti, col presidente Ettore Prandini e il segretario genere Vincenzo Gesmundo, ha voluto rendere omaggio alla figura di Alfredo Diana: «Uomo di visione, ha consacrato la propria esistenza al settore primario, contribuendo in modo determinante alla sua crescita e tutela».

Cordoglio condiviso anche da Cia-Agricoltori italiani, che interviene con una nota: «La sua dedizione e il costante impegno per il mondo agricolo hanno hanno lasciato un’impronta importante».

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di Ginevra Lai - 13 Agosto 2025