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A Tel Aviv un milione in piazza contro Netanyahu: “Riportate a casa gli ostaggi, basta con la guerra” (video)

Rivolte e arresti

A Tel Aviv un milione in piazza contro Netanyahu: “Riportate a casa gli ostaggi, basta con la guerra” (video)

Esteri - di Gabriele Caramelli - 18 Agosto 2025 alle 10:54

Con il massacro a Gaza e l’impossibilità di liberare gli ostaggi da Hamas, il governo israeliano di Benjamin Netanyahu sta affrontando una fase burrascosa. Non sono soltanto le opposizioni a dare filo da torcere al premier, ma anche i cittadini delusi dalle politiche di guerra adottate dall’esecutivo. Ieri, nello Stato ebraico, un milione di persone ha partecipato alle proteste organizzate dal “Forum delle famiglie degli ostaggi” per chiedere il rilascio immediato dei concittadini e la sospensione della nuova operazione militare a Gaza.

Solo Tel Aviv ha visto la presenza di 500mila attivisti nelle piazze, che hanno bloccato diverse carreggiate, tra cui l’autostrada che congiunge la città a Gerusalemme in entrambe le direzioni. Gli altri contestatori, invece, hanno occupato il Begin boulevbard nella capitale israeliana e altre strade nel centro-nord del Paese. Inoltre, i manifestanti hanno sventolato le bandiere israeliane accanto a quelle gialle, che simboleggiano il sostegno ai prigionieri dei jihadisti.

Un milione di manifestanti israeliani contro Netanyahu per chiedere il rilascio degli ostaggi

Gli organizzatori hanno sottolineato che oggi verrà allestito un accampamento di protesta vicino alla Striscia di Gaza, a cui sarà dato il nome di “Checkpoint 50”, come il numero degli ostaggi nelle mani di Hamas. Qui i familiari degli israeliani rapiti resteranno fino a tempo indefinito pur di sollecitare il governo a effettuare passi avanti per il rilascio dei loro cari. “Fermeremo il Paese”, ha annunciato Einav Zangauker, il cui figlio Matan è ancora prigioniero degli islamisti. Nel frattempo, il principale sindacato israeliano Histadrut non ha aderito all’appello mentre nella “piazza degli ostaggi” di Tel Aviv, in cui da mesi ogni sabato sera si tengono manifestazioni, si sono radunate le mamme con i figli. Al centro di questo luogo ci sono i passeggini vuoti, che rappresentano i bambini uccisi negli attacchi di Hamas del 7 ottobre del 2023.

La giornata dello sciopero

Si è trattato della più grande protesta israeliana dalla fine della guerra, che ha prodotto in tutto 38 arresti, di cui la metà solo a Tel Aviv. “L’intero popolo di Israele vuole il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra”, si legge in una dichiarazione del Forum riportata dal Times of Israel. Alcune persone hanno raggiunto la casa di Netanyahu urlando slogan come “riportate tutti indietro” e “stop alla guerra”. Ma il primo ministro non si è fatto persuadere e ha replicato alle accuse, sottolineando che queste proteste sono funzionali per i jihadisti. “Coloro che chiedono la fine della guerra non solo stanno irrigidendo la posizione di Hamas e ritardando il rilascio dei nostri ostaggi, ma stanno anche assicurando che gli orrori del 7 ottobre si ripeteranno e che dovremo combattere una guerra senza fine”, ha concluso il leader dei coloni e ministro delle Finanze Bezalel Smotrich.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 18 Agosto 2025