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A Capaci l’ultimo saluto a Simona Cinà tra applausi e lacrime. Lutto cittadino per la pallavolista

Aveva acqua nei polmoni

A Capaci l’ultimo saluto a Simona Cinà tra applausi e lacrime. Lutto cittadino per la pallavolista

Cronaca - di Eugenio Battisti - 8 Agosto 2025 alle 17:52

Un lungo applauso ha accolto la bara bianca di Simona Cinà, la pallavolista di 20 anni morta in piscina durante una festa di laurea con gli amici a Bagheria. I funerali, in piazza a Capaci, sono iniziati in ritardo per un incidente stradale nelle gallerie di Sferracavallo e Isola delle Femmine che ha creato problemi al traffico. Attorno alla bara bianca si sono stretti i genitori di Simona, la sorella gemella Roberta e il fratello Gabriele. Al loro fianco il sindaco di Capaci Pietro Puccio. Poi la bara è stata portata in chiesa tra gli applausi dei tantissimi che hanno affollato la piazza del piccolo comune alle porte di Palermo.

A Capaci l’ultimo saluto a Simona Cinà

Bandiere a mezz’asta del Comune, dopo che il sindaco ha proclamato una giornata di lutto cittadino. Grande commozione e dolore dell’intera comunità. Tantissimi erano arrivati già da più di un’ora in attesa dell’arrivo della bara. Tra loro le compagne con cui Simona giocava Simona a pallavolo con le magliette bianche e il numero 24 e sulla schiena la scritta Cinà. Tra quanti non hanno voluto mancare alla cerimonia anche le giovanissime allieve di pallavolo allenate da Simona. A celebrare la messa è il parroco Giuseppe Salamone.

Il sindaco di Capaci: tutta la comunità si stringe accanto alla famiglia

“Il nostro dolore si aggiunge a quello della famiglia a cui siamo vicinissimi. Aver proclamato il lutto cittadino significa che tutta la comunità di Capaci si stringe attorno alla famiglia in maniera silenziosa e rispettosa. Simona non sarà dimenticata, vivrà sempre nel nostro ricordo e nelle nostre azioni. Lei – ha detto il sindaco Puccio – era il prototipo del giovane perfetto: sportiva, salutista, amica di tutti, e vogliamo che questo suo modo di essere venga trasferito anche nelle altre persone”.

Simona è morta per annegamento, ma il caso non è chiuso

Intanto dall’autopsia è emerso che Simona è morta per annegamento. C’era acqua nei suoi polmoni, dicono i quattro medici legali consulenti della Procura di Termini Imerese che, sulla vicenda, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Gli esami radiologici, effettuati lunedì sera al Policlinico di Palermo hanno smentito l’esistenza di fratture, segno che la ragazza non è stata vittima di violenze. E il responso di ieri ha escluso l’esistenza di malformazioni cardiache silenti e l’infarto. Ma il caso non è chiuso perché in condizioni normali Simona,  atleta ventenne ed esperta nuotatrice, non sarebbe annegata in una piscina poco più grande di una vasca.

Un piccolo segna sulla nuca, scivolata?

Dall’autopsia sarebbe emerso che sulla nuca la pallavolista aveva un piccolo segno. “Potrebbe essere scivolata in acqua, aver battuto la testa e perso i sensi”, dice uno degli avvocati della famiglia, Gabriele Giambrone. Ma i consulenti incaricati dai pm di Termini Imerese sono restii a credere a questa dinamica.

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di Eugenio Battisti - 8 Agosto 2025