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Von der sì o Von der no? Schlein e Conte si fanno la guerra anche in Europa sulla sfiducia alla presidente Ue

Il campo "Ursula"

Von der sì o Von der no? Schlein e Conte si fanno la guerra anche in Europa sulla sfiducia alla presidente Ue

Politica - di Lucio Meo - 9 Luglio 2025 alle 09:34

I duellanti se le danno di santa ragione anche in Europa. Da una parte Elly Schlein, alle prese con le due anime del suo Pd, i “pacifisti” e i “riarmisti”, dall’altra Giuseppe Conte che guida il suo Movimento verso qualsiasi forma di contestazione che gli possa regalare visibilità, e voti, rispetto agli alleati. Oggi, alla vigilia del voto di sfiducia di Bruxelles sulla presidente Ursula von der Leyen, sui media la divaricazione si fa charissima. Schlein sosterrà la presidente, Conte la boccerà. Non una cosa da poco per chi aspira a governare l’Italia con il “campo largo”.

Il voto alla von der Leyen e la divaricazione tra Schlein e Conte

Il voto di sfiducia (sulla mozione di censura) contro Ursula von der Leyen è programmato per domani, 10 luglio 2025, con inizio previsto intorno a mezzogiorno durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Il dibattito in aula è iniziato ieri, con la stessa von der Leyen e i promotori della mozione esporranno le rispettive posizioni. Il testo della mozione, guidata dall’eurodeputato Gheorghe Piperea del gruppo ECR, accusa la Commissione di opacità, abuso di potere (nel cosiddetto “Pfizergate”), e di ingerenze nelle elezioni nazionali e nelle scelte del Digital Services Act. Per avere successo, però, la mozione dovrebbe ottenere una maggioranza qualificata del due terzi dei voti espressi, oltre alla maggioranza di tutti gli eurodeputati — un traguardo considerato altamente improbabile dato che i principali gruppi pro-europei (EPP, S&D, Renew, Verdi) hanno già annunciato che voteranno o si asterranno, facendo mancare il sostegno necessario. 

“Noi abbiamo fatto una campagna elettorale per le elezioni europee chiarissima, abbiamo detto che i nostri europarlamentari sarebbero stati costruttori di pace e avrebbero votato conseguentemente. Questa coalizione è partita completamente con il piede sbagliato, ha cancellato tutta la transizione verde che aveva caratterizzato la Commissione von der Leyen 1 ed è diventata guerrafondaia, ma ha addirittura ci ha presentato un piano di riarmo. Noi all’inizio la fiducia a von der Leyen non l’abbiamo data e  votiamo coerentemente la sfiducia anche oggi”, ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, a ‘In Onda’ su La. “Abbiamo in queste ore un negoziato molto delicato perchè è al voto giovedì a Strasburgo una mozione di sfiducia, mozione a cui non voteremo a favore perchè presentata da estrema destra e neonaziosti con cui noi non mischiamo i nostri voti ma stiamo discutendo”, ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervistata a E’ sempre Cartabianca su Rete 4 “Chiediamo a von der Leyen un segnale concreto perchè non siamo disponibili a far dare per scontati i nostri voti e quindi in queste ore sono convinta che la nostra presidente del gruppo socialdemocratico proverà a chiarire quali sono le priorità su cui noi vogliamo un risultato concreto”. Se questo non arriverà “stiamo valutando su come comportarci tra l’astensione e il voto contrario”.

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di Lucio Meo - 9 Luglio 2025