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“Von der Leyen si scusi, Putin non c’entra con la sua sfiducia”. L’eurodeputato dell’Ecr Piperea minaccia querela

A Bruxelles

“Von der Leyen si scusi, Putin non c’entra con la sua sfiducia”. L’eurodeputato dell’Ecr Piperea minaccia querela

Politica - di Marta Lima - 24 Luglio 2025 alle 18:49

“Scuse subito o querela”. Non fa sconti a Ursula von der Leyen l’eurodeputato romeno dei conservatori di Ecr, Gheorghe Piperea, accusato di essere stato “ispirato” da Vladimir Putin nella sua mozione di sfiducia alla presidente della Commissione Ue. Piperea ha chiesto che la von der Leyen presenti “prove concrete” del presunto coinvolgimento russo o si scusi pubblicamente “entro sette giorni”. In caso contrario, minaccia di intraprendere “azioni legali per danni presso la Corte di giustizia Ue, coinvolgendo anche i portavoce della Commissione”.

In una dura lettera aperta indirizzata a von der Leyen, l’eurodeputato conservatore accusa la presidente della Commissione europea di diffondere “informazioni false” e definisce “infondate” sia le sue dichiarazioni che quelle del portavoce dell’esecutivo Ue Thomas Regnier, basate – sostiene – su studi “non indipendenti”. Gli studi che rilevano l’ingerenza di Mosca sulla sfiducia, evidenzia ancora Piperea, sarebbero “influenzati dall’esecutivo europeo e mirati a screditare le critiche rivolte all’operato della Commissione”. Nella missiva, l’eurodeputato rivendica infine la legittimità democratica della sua mozione di censura e ne ribadisce le motivazioni, a partire dal cosiddetto scandalo Pfizergate, da lui definito “una grave lesione alla verità e alla dignità dei cittadini europei”.

Von der Leyen e le ingerenze di Putin, Fidanza (FdI): “Chi ne parla fornisca le prove”

Sulla vicenda, nei giorni scorsi, aveva preso posizione anche Carlo Fidanza, capodelegazione al Parlamento europeo di FdI: “Leggo uno dei solerti portavoce della Commissione europea sostenere che dietro la mozione di sfiducia contro Ursula Von der Leyen ci sarebbero i russi. Ora, come noto, noi non l’abbiamo né firmata né votata quella mozione, considerandola un errore e un regalo alla sinistra. Allo stesso modo siamo fermamente impegnati contro le interferenze russe (così come contro quelle di ogni altro soggetto esterno). Ci auguriamo che in questo caso ci siano evidenze a supporto di questa grave affermazione. Perché, in caso contrario, bollare ogni iniziativa di dissenso come ‘propaganda russa’, sulla base di non meglio precisati ‘fact-checkers indipendenti’ e senza fornire mai uno straccio di prova, avrebbe un sapore illiberale. Avviso ai naviganti: continueremo a combattere contro ogni ingerenza esterna ma, con la stessa determinazione, difenderemo la libertà di espressione, la libera iniziativa politica e il diritto al dissenso da chi strumentalmente scambia la difesa dell’Europa con la difesa a prescindere delle scelte – anche di quelle fallimentari – di questa Ue. E ogni qual volta non saremo d’accordo lo diremo, non perché ce lo chiedono i russi ma perché ce lo chiedono gli italiani e gli europei”, conclude Fidanza.

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di Marta Lima - 24 Luglio 2025