
Le follie green
Caldo e destra “cattiva”, Chicco Testa striglia i talebani dell’ambiente: “Serve pragmatismo”
Ma quale Green Deal, il fondatore di Legambiente: "L'Europa non conta nulla in termini di emissioni, il problema sono Cina, Africa e Asia. Serve realismo, e poi chi critica l'aria condizionata il climatizzatore lo ha in casa"
Anche sul caldo torrido che sta flagellando l’Europe le sinistre riescono a speculare, scava scava la colpa delle temperature estreme è dell’estrema destra. E in Italia, neanche a dirlo, le opposizioni arse, dal sacro fuoco ambientaliste, si scatenano. La vicepresidente della Commissione Ue, la socialista spagnola Teresa Riber, ha accusato di «codardia politica» gli Stati membri più recalcitranti sul Green Deal. Così Bruxelles ha deciso di accelerare sulla riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040. Una misura tecnicamente non ineccepibile che rischia di mettere in ginocchio moltre industria.
Caldo, Chicco Testa: ridurre le emissioni non è la ricetta
A dare la sveglia alla sinistra nostrana ci pensa Chicco Testa, tra i fondatori di Legambiente e già ad di Acea, intervistato da Libero. “L’Europa non conta più niente in termini di emissioni. Siamo al 7% del totale mondiale. Non è la Ribera che influenza le emissioni, ma la Cina, l’Africa, l’Asia”. Testa, che di energia se ne intende, va giù duro contro gli integralisti dell’ambiente. “Se accettiamo la spiegazione che il riscaldamento globale sia di origine antropica, non lo si combatte certo riducendo parzialmente le emissioni in Europa”.
Serve molto pragmatismo, non l’ideologia
Occorre affrontare le cose con molto pragmatismo e non con l’ideologia. “Negli ultimi dieci anni, fatta la riduzione delle emissioni dei Paesi dell’Unione europea, nel mondo sono cresciute di 120: vuol dire che il resto del globo ha aumentato le emissioni di dodici volte quello che l’Europa ha ridotto. E poi – spiega Testa – un eventuale processo di stabilizzazione, mantenendo l’aumento entro i due gradi come stabilisce l’Ipcc (il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, ndr), dura decenni”.
Servono riforme, ma se si predica la rivoluzione non si fanno
E allora? “Bisogna che la parola “adattamento” e cioè adattarsi alle alte temperature, diventi un concetto condiviso e di uso comune. Perché se puntiamo solo sulla riduzione delle emissioni non ne verremo mai a capo. Insomma, il problema è che dobbiamo imparare a sopravvivere con temperature più elevate. E questo comporta prendere coscienza del problema. Servono le riforme, ma se si continua a predicare la rivoluzione le riforme non si fanno”.
Bisogna climatizzare gli ambienti e piantare tanti alberi
Parlando con Libero Testa fa diversi esempio: “Bisogna climatizzare gli ambienti, quelli di lavoro lo sono già in gran parte. Ma serve intervenire anche sulle abitazioni private, in particolare quelle delle fasce più deboli della popolazione. E poi piantare tanti alberi che riducono gli hot spot urbani di caldo, soprattutto nelle città. In Italia dobbiamo imparare a immagazzinare l’acqua, visto che le precipitazioni sono ancora abbondanti. E poi restituirla quando ce n’è bisogno. In una parola, serve pragmatismo. Il climatizzatore, in particolare in Italia, è spesso percepito come uno spreco, un lusso. Quando invece è uno strumento essenziale. Quindi è necessario fare grossi investimenti sulla rete elettrica”.
Non solo nucleare ma gas e carbone
Sul nucleare calma e gesso. “Anche le rinnovabili vanno bene ma hanno dei limiti, che sono l’intermittenza e la scarsa densità. Vanno quindi accoppiate a fonti costanti e potenti. E le alternative sono tre: carbone, gas e nucleare. Peraltro trovo straordinario che gli ambientalisti che lottano per la de-carbonizzazione considerano il nucleare un nemico invece che un alleato”.
Chi è concreto viene tacciato di negazionismo
Per la sinistra però il colpevole del disastro climatico è la destra “negazionista”. “Tutti quelli che cercano di fare discorsi pragmatici sono tacciati di negazionismo. Siamo davanti a una religione laica. Tra l’altro, quelli che denunciano gli sprechi dell’aria condizionata sono quelli che il climatizzatore ce l’hanno”.