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Superbonus pozzo senza fondo: altra truffa da quasi 4 milioni di euro per lavori mai eseguiti. Conte che dice?

Voragine senza fine

Superbonus pozzo senza fondo: altra truffa da quasi 4 milioni di euro per lavori mai eseguiti. Conte che dice?

Due casi in due giorni nel Napoletano e nel Bresciano: maxi sequestri e identico modus operandi. E c'è chi si ostina a negare l'evidenza dell'effetto catastrofico sui conti pubblici

Politica - di Federica Argento - 11 Luglio 2025 alle 12:18

La voragine del superbonus non finisce mai, vero Giuseppe Conte? La nuova operazione della guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Napoli Nord Napoli  per lavori mai eseguiti porta a un maxi sequestro di beni. Sono due i provvedimenti di sequestro preventivo di crediti connessi alle agevolazioni edilizie, del valore complessivo di oltre 3,7 milioni di euro. Sono stati eseguiti nei confronti di un architetto e di una società con sede a Napoli, per lavori edili da “Superbonus 110” mai realizzati.

Superbonus e truffe: sequestro a Napoli

Un libro nero che si aggiorna giorno dopo giorno. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, sono iniziate dopo le denunce presentate dai proprietari di condomini che si trovano a Grumo Nevano e Frattamaggiore, nel Napoletano. L’impresa coinvolta si sarebbe avvalsa del professionista, compiacente e abilitato a certificare uno stato di avanzamento di lavori mai iniziati, per predisporre la falsa documentazione; emettendo anche fatture nei confronti dei committenti. L’impresa ha così comunicato all’Agenzia delle Entrate, attraverso il portale Entratel, la disponibilità di crediti da ‘superbonus 110’, ceduti dai condomini, pur non avendo neppure avviato i lavori. E pensare che Conte chiacchiera a ruota libera sullo scandalo del riarmo, parlando contro il governo di soldi buttati. Da ridere.

Il modus operandi

L’impresa, inoltre avrebbe emesso fatture nei confronti degli stessi committenti, a loro insaputa, e inviato i moduli di cessione del credito all’Agenzia delle Entrate. Predisponendo la documentazione, poi inviata all’Ente per le nuove energie (ENEA), munita di asseverazione mendace, da parte di un professionista compiacente abilitato a certificare lo stato di avanzamento dei lavori. Con il provvedimento emesso – si legge nella nota a firma del procuratore Anna Maria Lucchetta – è stata interrotta la circolazione delle risorse illecite, per un importo pari a oltre 3,7 milioni di euro. Scongiurando in tal modo un grave nocumento per l’Erario derivante dal successivo utilizzo dei crediti fiscali in compensazione delle imposte dovute.

Superbonus, altra truffa a Desenzano e a Sirmione

Della serie la voragine superbonus non finisce mai: un giorno fa un’altra truffa. La Compagnia di Desenzano del Garda ha eseguito il sequestro preventivo di crediti d’imposta “Superbonus 110% ammontanti a 500.000 euro generati con false attestazioni relative a lavori di efficientamento energetico mai completati presso condomini situati nei comuni di Desenzano del Garda e Sirmione. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno interessato una società general contractor che, nonostante i numerosi solleciti, aveva avviato preliminari e superficiali lavori presso tre condomini, senza mai concluderli. Dalle indagini è emerso che il direttore dei lavori incaricato dalla società avrebbe predisposto degli stati di avanzamento lavori fittizi, in quanto attestanti opere mai eseguite.

 

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C'è un commento:

  1. giovanni ha detto:

    mi ripeto: occorre avviare una azione di responsabilità contro Giuseppi.

di Federica Argento - 11 Luglio 2025