
Soldati per un giorno
Sinistre e “centrini” alle comiche: l’Armata Brancaleone mette l’elmetto e dichiara guerra agli yankee
Dal Pd ad Avs passando per i radicali di + Europa fino ai terzopolisti di Azione e Italia Viva, tutti si danno appuntamento all'alba per sferrare l'attacco risolutivo al tiranno Donald Trump e all'alleata Meloni
Tutti con l’elmetto in testa contro il nemico yankee e la sua ‘suddita’ (Giorgia Meloni, of course). Sentinelle rosse, pacifisti arcobaleno improvvisamente guerrafondai, centristi in cerca di occasioni, pasdaran anti-Usa per contratto. Dal Pd ad Avs passando per i radicali di + Europa fino ai terzopolisti di Azione e Italia Viva si danno appuntamento all’alba per sferrare l’attacco risolutivo al tiranno Donald Trump. Ne va della tenuta democratica, s’intende. Dopo la lettera della Casa Bianca alla Ue sui dazi al 30% dal 1° agosto (la faccia feroce prima della trattativa) è un coro di appelli alla rappresaglia selvaggia.
Sinistre e centrini alla pugna contro Trump
Tra i più barricaderi il mite Carlo Calenda, che è già pronto con carabina e proiettili. “La strategia di strisciare ai piedi di Trump non ha prodotto risultati ma solo lesionato la nostra immagine di europei. Dazi unilaterali al 30% sono un ennesimo schiaffo in faccia. Spero che l’Ue reagisca. Con i bulli funziona solo la fermezza e la risolutezza”. Così sui social Carlo Calenda, scanzonato leader di Azione. Ma è in ottima compagnia dell’ex fratello-coltello Matteo Renzi, che è già partito volontario per la crociata contro gli States. “Chi negli ultimi mesi ha esaltato quotidianamente l’importanza della ‘relazione speciale’ tra Meloni e Trump oggi ha perso la voce. E del resto stanno tutti zitti i sovranisti alle vongole. Tutti zitti quelli che dicevano che i dazi sono una opportunità, tutti zitti quelli che dicevano ‘Tranquilli, ci pensa Giorgia’”. È la solita baldanza renziana. “Spero che l’Europa si svegli, ora o mai più, uscendo dal letargo della burocrazia. E spero che chi per mesi ha occupato le Tv e i media con la litania del ‘Giorgia Meloni è l’amica del cuore di Trump’ stiano facendo le valigie. A noi – conclude serissimo – servono la libertà, la globalizzazione, gli accordi commerciali. Il contrario cioè di quello che vogliono Trump e i suoi servi inutili italiani”.
Dal mite Calenda alla statista Schlein: tutti soldati
Nell’esercito dei soldati pronti alla pugna non poteva mancare Elly Schlein. Dopo aver attaccatto l’immobilismo del governo (è tutto dire) dice di sperare che da qui al primo agosto ci sia ancora “il tempo e lo spazio per rafforzare il negoziato europeo. Ci aspettiamo una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata da parte, del governo e di Giorgia Meloni. Perché non è che per le loro amicizie politiche possono danneggiare l’interesse nazionale e l’interesse europeo”.
I pistoleri western Bonelli e Fratoianni
Ma i veri pistoleri devono ancora arrivare: sono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Arcobaleno finché si vuole, ma stavolta disponibilissimi a fare un’eccezione. Per il leader di Sinistra italiana Trump “fa il gangster. Bisogna tenere duro, tenere unita l’Europa e rispondere subito con decisione, soprattutto sulle big tech. Aspettiamo parole chiare dal governo italiano e per una volta speriamo che siano in grado di avere la schiena dritta”. Addirittura? Il capo dei Verdi va giù ancora più pesante. “Alla fine l’ha fatto! Trump come un estorsore, dichiarando guerra al mondo intero, ha firmato la lettera per l’introduzione di dazi al 30% sull’Europa. Il governo Meloni blocchi subito la promessa di acquisti di Gnl e armi Usa fatta a Trump nell’incontro avuto a Washington lo scorso aprile”. E giù insulti contro Meloni che “ha dimostrato di essere la procuratrice degli affari di Trump in Italia e in Europa”.
Magi: ora Meloni chieda scusa agli italiani
L’onnipresente Riccardo Magi non rinuncia ai riflettori del giorno. “Non sono però solo i dazi di Trump, ma sono anche dazi made in Giorgia Meloni, che con Matteo Salvini e gli altri patrioti hanno tifato per Trump, lo hanno sostenuto e magari continueranno a farlo. Meloni ora dovrebbe solo chiedere scusa agli italiani”.