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Scontro tra Tajani e Picierno sul caso Gergiev

I guai del Pd

Scontro tra Tajani e Picierno su Gergiev. Lei prova a gettare la croce sul governo, lui le chiarisce le idee: «Lo avete invitato voi» (video)

La dem in evidente difficoltà: il direttore d'orchestra russo, sostenitore di Putin, è stato invitato a suonare da De Luca. Il governatore mantiene il punto e lei vira sull'esecutivo. Ma le va male

I Video del Secolo - di Luciana Delli Colli - 18 Luglio 2025 alle 19:06

Scintille tra Antonio Tajani e Pina Picierno al congresso della Cisl sul tema Gergiev, il direttore d’orchestra, considerato un sostenitore del presidente Vladimir Putin, invitato dalla Regione Campania, dunque da Vincenzo De Luca, a esibirsi a Caserta il 27 luglio. La vicepresidente del Parlamento Ue ha provato a gettare la croce sul governo, il vicepremier e ministro degli Esteri le ha ricordato come stanno le cose.

Lo scontro tra Tajani e Picierno sul caso Gergiev

«Sarebbe una ferita inaccettabile per la Regione Campania e per l’Italia, non so se sapete di chi stiamo parlando…», ha detto Picierno, spiegando di voler approfittare dell’occasione per «rinnovare l’appello accorato al governo» a intervenire. A quel punto Tajani ha ricordato all’esponente Pd che «lo ha invitato la Regione Campania, il governo non c’entra nulla». «Sì, però, però…», ha tentato di ribattere Picierno, mentre il ministro degli Esteri riportava la questione nel perimetro corretto. «Ha un passaporto olandese, può girare all’interno della Ue, lo ha invitato il presidente della Regione che è del tuo partito, io sono contrario a quell’invito, ma non posso fare nulla. L’appello non va fatto al governo, va fatto al presidente della regione Campania», ha chiarito il ministro degli Esteri.

La dem in evidente difficoltà

«Non puoi fare Ponzio Pilato», ha replicato Picierno, in evidentissima difficoltà. Così tanto in difficoltà che poi lei stessa, pur tentando di difendere la tesi sostenuta sul palco della Cisl, su X ha dovuto aggiustare il tiro. «Nobel, intellettuali, stampa internazionale si mobilitano insieme a noi per evitare che un ambasciatore personale di Putin abbia un palcoscenico a Caserta, ma tanta parte della politica italiana continua incredibilmente a tacere. Un silenzio trasversale, imbarazzante e incomprensibile. Incomprensibili le parole del ministro Tajani, che si comporta più da Ponzio Pilato che da ministro degli Esteri, ma incomprensibile – ha dovuto ammettere – pure il silenzio delle opposizioni».

De Luca e M5S difendono la scelta: sinistra sempre in ordine sparso

In realtà, dalle opposizioni ci sono state voci che si sono fatte sentire eccome. «L’arte non ha colore, non ha politica», ha detto l’attore e deputato M5S, Gaetano Amato, per il quale «tentare di bloccarla significa mischiare una cosa con un’altra». De Luca, poi, nel suo consueto videomessaggio settimanale sui social è tornato a difendere l’esibizione di Gergiev parlando di «demagogia» intorno al caso.

L’intervento dell’Ue che è un’altra batosta per la dem Picierno

Insomma, pure su questa vicenda si registrano tutte le distanze interne alle galassie Pd e al presunto campo largo. Ma si consuma anche un altro strappo: la Commissione Europea, tramite un suo portavoce che ha parlato con l’agenzia di stampa Adnkronos, ha sottolineato che «i palcoscenici europei non dovrebbero dare spazio a coloro che sostengono questa guerra di aggressione contro l’Ucraina». Posto che quel palcoscenico lo ha offerto un pezzo da novanta del suo partito, la situazione in cui si trova Picierno non è delle più invidiabili.

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di Luciana Delli Colli - 18 Luglio 2025