
Durissimo attacco a Sala
Scandalo Milano, i 5Stelle lanciano l’Opa contro il Pd: “Città governata con un metodo affaristico”
Il capogruppo alla Camera dei pentastellati usa parole sprezzanti sulla giunta della metropoli. Conte vuole il tintinnio di manette e Schlein tace, mentre Gratteri smentisce qualsiasi ipotesi di candidatura in Calabria
Lo scandalo di Milano è l’occasione per i Cinquestelle per lanciare una vera e propria Opa nel campo largo. Dopo l’intervento di Giuseppe Conte, oggi il capogruppo alla Camera, Riccardo Ricciardi, ha rincarato la dose accusando Sala e la coalizione di avere costruito un modello di “affarismo”. Ma oltre la vicenda milanese si scorge la volontà dei pentastellati di aprire una vera e propria questione morale nella coalizione.
Ricciardi e Milano: “Metodo di affarismo e città per ricchi”
“Quel che è successo a Milano svela tutto il cinismo di un ‘modello’ fatto a misura di speculatori finanziari e affaristi, che esclude il ceto medio e le persone meno abbienti per creare città dei ricchi a discapito di chi non lo è. Le chiamano ‘sburocratizzazioni’ e ‘semplificazioni’ ma, chissà perché, non arrivano mai a beneficio dei cittadini comuni, ma sempre a vantaggio di una imprenditoria malata che se ne va a braccetto con la cattiva politica”, dice il presidente dei deputati 5Stelle.
Le accuse a Sala: “Sistema di clientelismo”
“Loro hanno bisogno di un sistema nel quale un povero disperato che non sa più come fare per migliorare la propria situazione si deve rivolgere al politico locale. Immobiliaristi speculatori prendono una baracca e ne fanno un grattacielo con un documento e un politico connivente. È per loro che vogliono allentare regole e vincoli. Grazie a questo semplificazione – prosegue Ricciardi- hanno creato la Milano europea, la smart city che esalta questo modello che non pensa che un operaio per stare a Milano aprendo un mutuo può permettersi 19 metri quadri di casa. Sapete cosa ha risposto Catella, l’imprenditore coinvolto in questa vicenda, quando qualche anno fa gli hanno chiesto se fosse preoccupato che un milanese non riuscisse a vivere più in centro? Lui ha risposto che a Genova ci sono quarantamila case vuote”.
Oltre Milano il peso di Conte nel campo largo
Al di là del merito, che non è indifferente, lo scandalo di Milano rappresenta per i Cinquestelle la ghiotta occasione per rompere gli argini e insidiare la leadership del Pd nel campo largo. In fondo, se si votasse domani nella metropoli, i pentastellati faticherebbero a raggiungere il quorum per l’elezione di un consigliere comunale. Ma vogliono porre una serie di questioni. In Toscana non vogliono Eugenio Giani. Nel sud brigano per ottenere la presidenza della Campania, con Roberto Fico, e pretenderebbero pure la Calabria, dove hanno percentuali alle amministrative infime ma organizzano manifestazioni con magistrati importanti come Nicola Gratteri che, però, ha escluso qualsiasi possibilità di candidatura alle prossime regionali.
Schlein in mano ai giacobini: dove sono i socialisti?
Elly Schlein è nelle mani dei giacobini. Il fuoco amico su Milano è impressionante. Ci si chiede dove sia l’impronta socialista e riformista, quella moderna e garantista, che il Pd continua a sacrificare in nome del tintinnio di manette. Se si arriva a a pensare di candidare un importante magistrato antimafia (che per legge non potrebbe comunque candidarsi) in una regione come la Calabria significa che si è a corto di idee. I giacobini non fecero una bella fine. I Cinquestelle vogliono riportare la politica al clima velenoso. Tutto questo Elly lo sa. Ma tace.