
Rintracciato a Ladispoli
Roma, è un “clochard” il responsabile degli incendi delle volanti: riconosciuto dalle telecamere di videosorveglianza
La Polizia di stato ha fermato il presunto responsabile degli incendi appiccati giovedì sera nei pressi del ministero della Giustizia e del commissariato Viminale a Roma. Si tratta di un italiano 43enne senza fissa dimora, che avrebbe nutrito un forte rancore nei confronti delle forze dell’ordine e degli organi giudiziari a seguito di un processo subito per reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali, emerso specificamente in occasione di un esposto presentato alla Polizia lo scorso 9 luglio.
A partire dalle segnalazioni sugli incendi avvenuti all’Esquilino e a Via Arenula, fino agli accertamenti svolti mettendo “a sistema” le informazioni raccolte, si è poi scoperto che l’uomo aveva compiuto altri atti vandalici nello stesso giorno. Infatti, nel primo pomeriggio di giovedì si sarebbe diretto verso la sede Rai di piazza Mazzini, dando fuoco ad una tavola di legno e causando la diffusione delle fiamme su un albero all’interno della recinzione. Inoltre, il 43enne indagato sui roghi avrebbe preso di mira anche il Consiglio superiore della magistratura di piazza Indipendenza, accendendo un fuoco sopra una busta contenente lattine e bottiglie
Fermato il responsabile dell’incendio delle volanti
Gli agenti della Digos della Questura di Roma, con l’aiuto del Commissariato “Viminale” e al termine dell’indagine diretta dalla procura di Civitavecchia, sono risaliti all’identità del soggetto. L’investigazione è stata effettuata attraverso la verifica delle immagini registrate da svariati sistemi di videosorveglianza. Per giunta, l’uomo era già stato identificato lo scorso 10 luglio all’esterno del ministero della Giustizia per aver bruciato alcune sterpaglie, attirando in seguito l’attenzione di due turisti che si sono impegnati per spegnere l’incendio.
Alla fine l’uomo è stato rintracciato in un parco a Ladispoli, mentre si stava spogliando dei vestiti con cui aveva messo a segno le azioni incendiarie, per poi nasconderli nel suo zaino. Il personale della Polizia Scientifica, dopo l’esito dei sopralluoghi effettuati presso il commissariato “Viminale”, ha trovato una bottiglia parzialmente bruciata vicino all’incendio e che ora è stata sequestrata.