
Il passo falso di Macron
Palestina, Meloni frena la baldanza francese: “Oggi è una scelta prematura se non controproducente”
La premier contraria all'annuncio di Macron, già scaricato dagli Usa e dalle cancellerie europee. "Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è"
Sì a uno Stato di Palestina ma non adesso. La premier Giorgia Meloni frena la baldanza di Emmanuel Macron, già freddato dal presidente Usa Donald Trump (“è una brava persona, ma per fortuna quello che dice non conta”) e dalle cancellerie europee. “L’ho detto varie volte, anche in Parlamento. L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron. Io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo”. Così la presidente del Consiglio in un colloquio con Repubblica. Questione di tempistica, insomma. Niente fughe in avanti – consiglia Palazzo Chigi all’Eliseo – che rischiano di danneggiare la causa della pace.
Meloni: sì allo Stato di Palestina ma non ora
“Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è”, aggiunge la premier. “Quanto ho detto è la ragione per la quale essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione”. Meloni tiene la barra del timone a dritta e non cambia idea: la soluzione finale auspicata rimane quella dei due Stati. Seguire l’ultimo capriccio di monsieur le président – che infatti infiamma solo le sinistre italiane – sarebbe un salto nel vuoto e provocherebbe solo l’ulteriore irrigidimento di Israele. Non è un caso se anche gli amici dell’inquilino dell’Eliseo, il primo ministro britannico Starmer e il cancelliere tedesco, non seguano l’Eliseo sulla strada della sfida frontale a Tel Aviv.
Tajani: a noi interessa la pace, a differenza della sinistra
Identiche a quelle del premier le riflessioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele”. A differenza della sinistra, taglia corto il capo della diplomazia italiana, “a noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull’altro”.
Solo le sinistre italiane incoronano Macron
Neanche a dirlo a sinistra si precipitano a incoronare Macron: “Facciamo come la Francia!” gridano all’unisono Conte, Schlein e Bonelli in chiave anti-Meloni, ça va sans dire. Intervistato dall’Unità, il dem Roberto Speranza, spara a zero su Bruxelles e Palazzo Chigi. “L’Europa per me è l’idea di Pace che si fa istituzione. L’Europa è stata la più potente reazione politica a due guerre mondiali avvenute in pochi anni proprio nel nostro pezzo di mondo. Per queste ragioni è incredibile e inaccettabile che l’Europa sia totalmente assente dinanzi a quanto sta accadendo a Gaza. Questa non è la nostra Europa ma la sua negazione. Forse piacerà a Giorgia Meloni”-