
Hamas non vuole la tregua
Palestina, lo schiaffo di Trump a Macron: “È una brava persona, ma quello che dice per fortuna non conta”
Il presidente Usa ironizza sull'ultima uscita del presidente francese e annuncia di aver sentito Netanyahu: non posso dirvi su cosa, ma è stato deludente
“È una brava persona, mi piace, fa il gioco di squadra, ma la buona notizia è che quello che dice non conta”. Così Donald Trump all’indirizzo del presidente francese Emmanuel Macron che tramite social ha fatto sapere al mondo che alla prossima assemblea dell’Onu annuncerà il riconoscimento dello Stato della Palestina. Un annuncio-boomerang che ha avuto il solo effetto di irritare Israele, gridare alla vittoria Hamas e scatenare il sarcasmo della Casa Bianca. La spasmodica ricerca della Grandeur perduta e di nuovi ombrelli elettorali in vista di piogge scroscianti si conferma il tallone d’Achille di monsieur le président.
L’ironia di Trump su Macron: quello che dice non conta
Archiviato con baldanzosa ironia il dossier Macron, il presidente Usa, in partenza per la Scozia, ha riferito alla stampa di aver avuto una telefonata con il premier israeliano, Benjamin Netahnyahu. “Ho parlato con Netanyahu ma non posso dirvi di cosa. È stato un po’ deludente”. Su Gaza la situazione di stallo non preannuncia via d’uscita credibili in tempi brevi mentre in Occidente divampa il dibattito sulla carestia e le condizioni dei civili che vivono nella Striscia.
“Gaza non vuole veramente l’accordo”
“Hamas non voleva veramente raggiungere un accordo”, ha detto ancora the Donald confermando le parole dell’inviato in Medio Oriente Steve Witkoff, che aveva sottolineato una “mancanza di desiderio di raggiungere un cessate il fuoco” a Gaza da parte dell’organizzazione terrorista. Cauto ottimismo sui dazi, invece. “C’è il 50% di possibilità di raggiungere accordo con l’Ue”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca. “Forse anche meno”, ha precisato ricordando tuttavia come anche con il Giappone riteneva di avere un 25% di possibilità finché Tokyo non si è “aperta completamente agli Stati Uniti”.
Dazi, cauto ottimismo della Casa Bianca
Capitolo tassi d’interessi. “L’incontro è andato molto bene”, dice Trump ai giornalisti sulla sua visita ieri alla sede della Federal Reserve dove ha incontrato Jerome Powell, il presidente che lui continua ad attaccare e insultare per non aver abbassato i tassi di interesse. “Mi ha detto con forza che il Paese va molto bene”, ha detto aggiungendo che Powell si è congratulato con lui. Ultima curiosità, rimasta inevasa, dei cronisti sul caso Epstein. “Non posso parlare di grazia, c’è un’inchiesta in corso” ha detto Trump in merito a un possibile atto di clemenza per Ghislaine Maxwell, l’ex partner e complice di Jeffrey Epstein che sta scontando una condanna a 20 anni di prigione per traffico sessuale di minorenni.
In Scozia il bilaterale con il premier Starmer
Il presidente americano in partenza per la Scozia per una visita di quattro giorni che lo porterà nei suoi resort di Turnberry e Aberdeen e includerà un incontro con il premier britannico Keir Starmer. La Casa Bianca ha definito il viaggio una “visita di lavoro”, ma il programma prevede anche impegni legati a interessi imprenditoriali del presidente, tra cui l’inaugurazione di un nuovo campo da golf intitolato alla madre, Mary Anne MacLeod, originaria dell’isola di Lewis.
L’intesa commerciale siglata al G7 in Canada
Trump incontrerà Starmer “probabilmente in una delle sue proprietà”, ha fatto sapere la portavoce Karoline Leavitt, per discutere l’intesa commerciale firmata a giugno al G7 in Canada. La missione in Scozia avviene a pochi giorni dall’entrata in vigore di nuovi dazi americani fino al 50% su decine di Paesi, inclusi Canada, Messico e Unione europea, mentre il Regno Unito resta tra i pochi partner ad aver concluso un’intesa commerciale bilaterale con Washington.