
L'inchiesta sull'urbanistica
Milano, ora Sala vacilla paurosamente: sei arresti, c’è anche l’ex assessore Tancredi. “Sistema di corruzione consolidato”
Milano che quando piange, piange davvero… cantava Lucio Dalla. Da oggi Milano piange davvero per l’inchiesta che aveva rischiato di travolgere, qualche giorno fa, la giunta di centrosinistra di Giuseppe Sala, rimasto in sella dopo una disperata arringa difensiva in Consiglio comunale sulle responsabilità negli affari – su cui indaga la magistratura – relativi all’urbanistica e alle colate di cemento programmate per i prossimi anni. Oggi il gip, dopo gli avvisi di garanzia che avevano portato alle dimissioni dell’assessore Giancarlo Tancredi, ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare, pesantissime. E Sala adesso vacilla paurosamente…
Milano, scattano gli arresti per politici e imprenditori: Sala resta indagato
Il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini ha disposto il carcere per Andrea Bezziccheri, imprenditore e patron della Bluestone, mentre gli altri cinque indagati vanno ai domiciliari. Ai domiciliari vanno l’ex assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, il fondatore di Coima Manfredi Catella, Alessandro Scandurra, ex componente della Commissione paesaggio del Comune, l’ex presidente della stessa Commissione Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella.
Il gip Fiorentini, davanti al quale lo scorso 23 luglio si sono svolti gli interrogatori preventivi, ha emesso l‘ordinanza per i reati di corruzione, falso e induzione indebita a dare o promettere utilità. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano.
Gip: “Rischio reiterazione del reato”
Per il giudice delle indagini preliminari di Milano Mattia Fiorentini che ha disposto l’arresto per sei indagati, sussistono i “gravi indizi di colpevolezza”, con esclusione di due episodi di corruzione nei confronti dell’ex presidente della Commissione per il paesaggio Giuseppe Marinoni e del progetto ‘Pirellino’ che coinvolgeva, tra gli altri, l’ex assessore Giancarlo Tancredi, Giuseppe Marinoni e l’imprenditore Manfredi Catella. Vicenda che chiamava in causa, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Sala indagato nell’inchiesta sulla rigenerazione urbana per induzione indebita e falso.
Le indagini della Procura di Milano “hanno progressivamente restituito un sistema tentacolare e sedimentato, nel quale una parte della classe politica, dei dirigenti comunali, dell’imprenditoria e delle libere professioni – in una commistione inestricabile di conflitto di interessi, mercimonio della funzione pubblica, paraventi istituzionali e propaganda (in termini di rigenerazioni urbane e progetti faraonici) – prospera piegando a proprio uso le regole esistenti, interpretandole capziosamente, ove possibile, o aggirandole in maniera occulta (persino cercando di far approvare dal Parlamento uno scudo di impunità)”, scrive ancora il gip di Milano Mattia Fiorentini nel provvedimento, di oltre 400 pagine. “Professionisti e imprenditori che dettano le regole (addirittura contribuendo a legiferare) pur di mantenere i privilegi acquisiti – da un lato – e pubblici ufficiali che perseguono i propri interessi privati, subappaltano agli speculatori la pianificazione del territorio, si comportano da commerciali d’azienda e svendono le rispettive prerogative ai migliori offerenti – d’altro lato – rivelano l’esistenza di un fronte comune, che travalica i ruoli dei suoi militanti” aggiunge il giudice. Nei rispettivi interrogatori preventivi, “nessuno ha ammesso le proprie responsabilità, né tantomeno l’esistenza di un ‘sistema’ quale quello sino a ora descritto. La scelta di tale strategia difensiva – che, sia ben chiaro, è legittima e insindacabile – è tuttavia sintomatica del fatto che nessuno degli indagati abbia voluto prendere le distanze dal meccanismo che li trova, sostanzialmente, accomunati da interessi convergenti, sia sul piano economico, sia su quello politico”.
De Corato (FdI) chiede le dimissioni del sindaco
“Dopo la disposizione odierna del gip, dopo quella dei pm, per l’ex assessore all’UrbanisticaTancredi e per altri imprenditori oltre all’ex presidente e ad un componente della Commissione Paesaggio del Comune, come fa Sala a rimanere ancora in carica continuando a fare il Sindaco di Milano?”, si chiede il deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali Riccardo De Corato. “Cos’altro deve succedere di più grave rispetto a questi arresti? E’ ora che il Sindaco faccia un doveroso passo indietro, dimettendosi, perché la città non può continuare ad essere amministrata in queste condizioni”.
E Sala? “Prendo atto dei nuovi provvedimenti emessi oggi dalla magistratura. Il giudice delle indagini preliminari non ha ritenuto sussistente l’ipotesi di induzione indebita che parrebbe essermi stata rivolta dalla Procura di Milano” dice in una nota il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commenta i sei arresti disposti oggi dal Gip Mattia Fiorentini nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanista che vede lui stesso indagato.
“Ciò, del resto, corrisponde alla mia più ferma convinzione di non avere mai posto in essere alcuna azione che abbia avuto finalità personali”, sottolinea il premio cittadino.