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Milano, parla l’inquilino che con un esposto ha fatto partire l’inchiesta: “Le nostre vite stravolte, qualcuno se ne sarebbe accorto”

La protesta dei residenti

Milano, parla l’inquilino che con un esposto ha fatto partire l’inchiesta: “Le nostre vite stravolte, qualcuno se ne sarebbe accorto”

Il testimone ha ricordato che nella zona «c'era una ruspa di 20 metri e 30 tonnellate che cercava di entrare dentro a un cortile con tre palazzine di inizio Novecento. Le famiglie che in quelle case ci abitano si sono preoccupate e si sono opposte»

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 21 Luglio 2025 alle 10:59

«Ci sembrava impossibile che nel cortile in cui stava una palazzina di tre piani potesse starcene una da sette. Per quattro anni il cantiere ha stravolto le nostre vite». L’ha riferito a La Stampa Marco Malfatti, residente di piazza Aspromonte a Milano, luogo da cui è partita l’inchiesta sulla gestione urbanistica che la scorsa settimana ha coinvolto anche Palazzo Marino. L’indagine era iniziata nel 2022, con un esposto presentato in procura dall’intervistato e dagli abitanti della zona, assisti dall’avvocato Veronica Dini. I residenti non volevano la costruzione dell’Hidden Garden, un edificio di sette piani e oltre 40 appartamenti. Una villetta di tre piani è stata abbattuta per fare spazio al nuovo edificio, collocato in un cortile circondato da case in stile anni Trenta. Per gli abitanti dell’area, che hanno visto e sentito il lavori dalla finestra delle abitazioni, si tratta di un abuso edilizio.

Inchiesta sull’urbanistica a Milano. Parla uno degli abitanti

L’inquilino, durante l’intervista, ha ricordato che a causa dei lavori non potevano essere garantite «ai residenti le giuste condizioni di sicurezza e privacy di cui hanno sempre goduto» e per questo motivo «gli amministratori dei condomini vicini hanno quindi chiesto l’accesso agli atti riguardanti il progetto, ma i tempi si allungavano ed era difficile ottenere informazioni. Questo ci ha insospettiti e ha messo in moto la protesta». Poi ha aggiunto: «Abbiamo dovuto subire per quattro anni un cantiere che ha stravolto le nostre vite e la zona in cui abitiamo. C’erano muri che cadevano sotto i nostri occhi, eravamo sommersi dalle polveri. E mentre i camion distruggevano un cortile che ancora non è stato ricostruito, è sparita una bellissima villa in stile anni Trenta per fare spazio al palazzo».

Prima o poi qualcuno avrebbe scoperto tutto

L’imprenditore di Bluestone Andrea Bezziccheri, che ora è indagato, si era lamentato perché in precedenza alcuni residenti avevano fermato la costruzione, bloccando fisicamente l’ingresso del cantiere. Eppure Malfatti ha spiegato che nella zona «c’era una ruspa di 20 metri e 30 tonnellate che cercava di entrare dentro a un cortile con tre palazzine di inizio Novecento. Le famiglie che in quelle case ci abitano si sono quindi preoccupate e si sono opposte. Non era una situazione sicura: sotto alla pavimentazione del cortile passano tubature del gas che rischiavano di essere danneggiate». «Ci siamo sempre chiesti come una cosa del genere potesse accadere a Milano – ha concluso –  prima o poi qualcuno l’avrebbe scoperto».

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di Gabriele Caramelli - 21 Luglio 2025