
Al Palazzo Apostolico
Meloni in udienza da Papa Leone: il primo “faccia a faccia”, dopo le telefonate su pace e intelligenza artificiale
La visita è fissata per domani alle 11.30. La premier e Prevost hanno già avuto modo di incontrarsi in due occasioni, dopo la messa di insediamento e il Giubileo dei governanti, ma si trattato di brevi saluti
Giorgia Meloni domani sarà ricevuta dal Papa. L’incontro si terrà al Palazzo Apostolico alle 11.30. Si tratta della prima udienza ufficiale tra il Pontefice e la premier. Secondo quanto trapelato, la visita dovrebbe durare circa mezz’ora e non sarà alla presenza della stampa. Tra i due ci sono già stati due incontri, ma si è trattato di brevi saluti: il primo al termine della messa di insediamento, il 18 maggio; il secondo in occasione del Giubileo dei governanti, il 21 giugno. Tra Meloni e Leone XIV, inoltre, sono intercorse anche due telefonate, di cui ha dato conto Palazzo Chigi il 15 maggio e il 20 maggio.
Incontri e telefonate: i “precedenti” tra Meloni e Papa Leone
Tanto in occasione dell’insediamento, quanto in occasione del Giubileo dei governanti Meloni nei suoi messaggi ha sottolineato il ruolo di guida e punto di riferimento del Pontefice e l’alto valore dei suoi insegnamenti. Nel corso della telefonata seguita all’elezione la premier, oltre a rinnovare le felicitazioni, ha ribadito la profondità del legame tra l’Italia e la Santa Sede. Durante il colloquio Meloni e Papa Leone hanno affrontato anche i i temi dell’impegno condiviso per la pace e dell’intelligenza artificiale, tema ritenuto prioritario dalla premier italiana e già emerso come centrale per Prevost.
Pace e intelligenza artificiale. priorità per Palazzo Chigi e Santa Sede
Il tema della pace è stato anche al centro della telefonata del 20 maggio, particolarmente focalizzata sui passi per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina. Il colloquio, come riferì Palazzo Chigi, faceva seguito alla telefonata con Donald Trump e con altri leader europei, nel corso della quale era stato chiesto a Meloni di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati.