
Nella "lista nera" di Mosca
Mattarella “russofobo”, lo sdegno di Giorgia Meloni: “Da Mosca una provocazione inaccettabile”
La premier: "La pubblicazione da parte del Ministero degli Esteri russo di una lista di presunti 'russofobi', accusati di aver “incitato all’odio” contro la Russia, non è altro che l’ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale e che la comunità internazionale ha condannato fin dall'inizio"
“Provocazione inaccettabile”. La premier Meloni stigmatizza con durezza l’inclusione oltraggiosa del nome del Capo dello Stato Mattarella nella lista “in un elenco di presunti ‘russofobi’ occidentali”. “L’Italia ha scelto con fermezza di stare al fianco dell’Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione scatenata dalla Russia ormai tre anni fa. E continua a garantire il proprio sostegno al popolo ucraino nella sua eroica resistenza”.
Meloni: lista nera del Cremlino “ennesima operazione di propaganda”
“La pubblicazione da parte del Ministero degli Esteri di una lista di presunti russofobi’, accusati di aver “incitato all’odio” contro la Russia, non è altro che l’ennesima operazione di propaganda; finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale e che la comunità internazionale ha condannato fin dall’inizio”. Meloni esprime tutta la sua “solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione”.
La solidarietà al presidente della Repubblica è arrivata da tutto il mondo politico. Come già segnalato, il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha disposto la convocazione dell’ambasciatore della Federazione russa in Italia per contestargli l’inserimento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di altre cariche istituzionali della Repubblica italiana in un elenco di presunti “russofoni”.
La Russa: “Accuse a Mattarella gravi e inaccettabili”
Sdegnati i presidenti delle Camere: “Sono gravi e inaccettabili le minacce indirizzate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; al Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e al Ministro Guido Crosetto. Così come l’inserimento dei loro nominativi in un elenco di presunti ‘russofobi’ da parte del Ministero degli Esteri di Mosca. A loro giunga la piena, sincera e affettuosa solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica”. Così Ignazio La Russa, presidente del Senato, sui social. Le accuse provenienti da Mosca sono “Gravi e inaccettabili”, aggiunge Lorenzo Fontana, presidente della Camera.
Foti: “Offesa un’intera nazione”
“Piena e incondizionata solidarietà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto, inseriti dal ministero degli Esteri russo in una black list di presunti “russofobi”, per aver manifestato pubblicamente il proprio sostegno alla causa ucraina. Colpire la più alta carica dello Stato rappresenta un atto di estrema gravità, che offende non solo le istituzioni, ma l’intera nazione. Un attacco inaccettabile, che respingiamo con fermezza”. Così in una nota Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei. Il ministero degli esteri russo ha pubblicato la ‘black list‘ imputando al nostro Capo dello Stato una serie di interventi pubblici a favore di Kiev. Una linea abbracciata con fermezza da tutto il governo e sposata da tutto l’Occidente, rispetto alla quale Mattarella ha interpretato sentimenti e opinioni condivise in ambito internazionale.
“Escalation retorica molto pericolosa”
I due capigruppo di Camera e Senato, Bignami e Malan hanno richiamato all’unità delle forze politiche: “Quando si attaccano i simboli della nostra nazione bisogna essere tutti uniti. E respingiamo con forza l’accusa al presidente della Repubblica di essere russofobo: non c’è alcuna ostilità nei confronti del popolo russo, col quale ci sono grandi legami storici e culturali. Auspichiamo che questa unità ci sia ogni volta che vengono attaccate le nostre massime istituzioni nazionali”. Così in Aula Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia. “Le parole della portavoce Zakharova, che giungono ad evocare esplicitamente l’’uccidere’, rappresentano un’escalation retorica pericolosa e indegna dei canali diplomatici di una nazione. Al presidente Mattarella – -aggiunge Galeazzo Bignami- così come ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto, va il mio pieno sostegno e quello dei deputati di Fratelli d’Italia”.