
La cerimonia del Ventaglio
Mattarella: «La Russia ha cancellato l’equilibrio della pace. A Gaza difficile vedere errori e non ravvisare l’ostinazione a uccidere»
Il presidente della Repubblica risponde indirettamente a Mosca che lo ha inserito nella lista dei "russofobi" e usa parole molto dure sul Medio Oriente. Poi avverte sulla necessità di una difesa europea e sul ruolo della Nato, «la cui solidità è superiore a qualunque momento di divergenza»
«Prosegue, angosciosa, la postura aggressiva della Russia in Ucraina: un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani». Durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto parole nette per descrivere la crisi internazionale. La guerra in Ucraina rappresenta la rottura di un ordine che garantiva stabilità e pace, ha sottolineato il Capo dello Stato, il cui nome compare nella lista dei presunti “russofobi” pubblicata sul sito del ministero degli Esteri russo.
Mattarella: «L’aggressione della Russia ha cambiato tutto»
«L’aggressione della Russia all’Ucraina ha cambiato la storia d’Europa», ha dichiarato, evocando l’illusione – ora svanita – che Mosca potesse essere un partner affidabile. «Quel grande Paese, sulla cui collaborazione avevamo nutrito ampia fiducia nell’Ue, ha assunto sempre più una sconcertante configurazione volta allo scontro di potenza militare». Il Capo dello Stato ha quindi richiamato la crescente preoccupazione dei Paesi affacciati sul Mar Baltico: «È ben noto che i Paesi dell’Unione e della Nato nutrono la grave preoccupazione, se non la convinzione, che la Russia coltivi il proposito di nuove iniziative di aggressione, a scapito della loro sicurezza se non addirittura della indipendenza».
Mosca ha «cancellato l’equilibrio che garantisce la pace»
«La scelta e la postura della Russia hanno, più che stravolto, cancellato l’equilibrio che garantisce la pace e dissuade da avventure di guerra». Mattarella ha sottolineato che, finché resterà viva la tentazione di dominio tra i popoli, l’unico argine possibile è proprio quell’equilibrio: «È la storia, maestra di vita, che insegna».
Su Gaza «è difficile vedere una catena di errori e non ravvisare l’ostinazione a uccidere»
Mattarella ha affrontato anche la crisi in Medio Oriente. «È persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile». Ha richiamato un suo precedente intervento, ricordando l’attacco di Hamas del 7 ottobre e la presa di ostaggi, ma ribadendo con fermezza la condanna per le azioni dell’esercito israeliano: «Ho sottolineato come sia inaccettabile il rifiuto del Governo israeliano di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario».
Ha denunciato «il ridurre alla fame un’intera popolazione», l’«occupazione abusiva, violenta» e la «semina di sofferenza e di rancore», che alimentano l’insicurezza. «Sembra che sia stata scelta la strada della guerra continua e ovunque, dimenticando che la guerra suscita nuove schiere avverse».
Il Presidente ha poi citato il bombardamento della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza: «È stato definito un errore. Da tanti secoli, da Seneca a Sant’Agostino, ci viene ricordato che “errare humanum est, perseverare diabolicum“». Ha elencato altri episodi tragici: ambulanze colpite, bambini uccisi in fila per l’acqua, ospedali distrutti, reporter colpiti. E su quest’ultimo dettaglio si sofferma: «Nella Striscia si pretende di oscurare la realtà in atto. È imperdonabile. I giornalisti uccisi sono martiri della causa della libertà di informazione». Concludendo: «È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente».
Il richiamo sul ruolo dell’Onu
Mattarella ha poi parlato del ruolo dell’Onu: «La tendenza, da più parti coltivata, di accantonare l’irrinunziabile centralità del multilateralismo» si accompagna al tentativo «di screditare e demolire il ruolo delle Nazioni Unite, facendo perno su lacune e scarsa efficacia». Ma, ha chiesto retoricamente: «Il mondo sarebbe stato migliore senza l’Onu?».
Segue l’elenco dei nuovi mali globali: «Una diffusa tendenza alla contrapposizione irriducibile, all’intolleranza alle opinioni diverse, al rifugio in slogan superficiali e in pregiudizi, tra i quali riaffiora, gravissimo, l’antisemitismo».
La necessità della difesa europea e della Nato
«Dal 2022 l’equilibrio internazionale non c’è più. È urgente ripristinarlo. Non per coltivare pericoli di guerra, ma per preservare la pace». Da qui l’invito a rafforzare le capacità difensive dell’Unione europea, che deve diventare «attrice di sicurezza e promotrice di pace». Mattarella ha rilanciato l’idea di una politica estera e di difesa comune, per rendere «effettiva e non illusoria la sovranità dei suoi Paesi membri».
In piena sintonia con l’Alleanza Atlantica che da decenni è «garanzia di stabilità» e «la cui solidità è superiore a qualunque momento di divergenza».
Temuti o ammirati? L’evoluzione preoccupante delle potenze globali
Mattarella ha chiuso il suo intervento con una riflessione culturale e morale: «Talvolta penso a un elemento che», in passato, «contribuiva a sorreggere la pace: l’aspirazione di numerosi Stati a essere, piuttosto che temuti, ammirati per il loro sistema e stile di vita». Oggi, invece, «molti protagonisti della vita internazionale aspirano a essere temuti più che stimati e ammirati».