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Maltempo

Il nubifragio

Maltempo al nord, Como allagata. Dal governo 3,7 miliardi alle Regioni per le alluvioni-(video)

La città in totale emergenza. Entra in vigore la legge voluta dall'Esecutivo per le regioni del Centro. Emilia Romagna, Marche e Toscana riceveranno i fondi per affrontare il rischio idrogeologico. La soddisfazione del commissario straordinario Curcio

Cronaca - di Renato Sandri - 5 Luglio 2025 alle 12:41

Il maltempo al nord inizia a provocare danni. Un nubifragio si è riversato su Como, allagando la città e provocando enormi disagi che hanno reso indispensabile l’intervento dei mezzi di soccorso. Intanto entra in vigore la legge voluta dal governo Meloni sulle alluvioni, con un mega finanziamento alle Regioni.

Il maltempo a Como

Un nubifragio si è abbattuto questa mattina su Como e provincia con forti temporali che hanno trasformato le vie del capoluogo e di alcune cittadine confinanti in fiumi, con auto in panne e automobilisti in difficoltà. Circa 40 gli interventi dei vigili del fuoco di Como e dei distaccamenti provinciali di cui la metà ha interessato la città prevalentemente per allagamenti con soccorso ad automobilisti in difficoltà, prosciugamenti, rimozione ostacoli alla circolazione e tagli piante.

A Erba sulla SP 40 un’auto è uscita di strada: due le persone a bordo di cui una rimasta incastrata e salvata dai vigili del fuoco, portato in codice giallo in ospedale. In città diverse strade sono state chiuse nelle prime ore della mattinata, in particolare sul lungo lago, venendo poi riaperte intorno alle 11.50: chiusi ancora diversi sottopassi. La polizia locale conferma che non è in corso l’esondazione del lago in quanto attualmente è a 57 cm all’idrometro di Malgrate.

Dal governo soldi alle Regioni alluvionate

È legge il decreto per la ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Il provvedimento stanzia complessivamente 3,7 miliardi.

“I punti chiave della nuova legge – spiega Fabrizio Curcio, da gennaio Commissario straordinario per la ricostruzione – sono la semplificazione, la centralità dei territori, e la programmazione di interventi per la riduzione del rischio idraulico e idrologico. Il testo è il frutto di una concertazione strategica. Grazie al lavoro del Governo e del Parlamento, della collaborazione dei Presidenti di Regione e di Provincia, dei Sindaci e ad un lavoro di ascolto e confronto con i territori e con gli stessi comitati di cittadini, è stato possibile dotarsi di strumenti e linee operative che renderanno più efficace l’azione”.

 

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di Renato Sandri - 5 Luglio 2025