
Altro che integrazione
L’oltraggio dei ragazzini magrebini a Legnago: bestemmiano ad alta voce mentre il prete dice messa (video)
I maranza si sono fatti notare anche per l’uso della scalinata del Duomo utilizzandola come rampa per acrobazie in bicicletta. il sindaco: «Non possiamo rispondere con frasi da bar o col buonismo esasperato»
Vanno in chiesa mentre il prete dice messa. Un gruppo di maranza magrebini fa irruzione durante la funzione in modo maleducato e aggressivo, entrando anche in bicicletta. Poi bestemmiano e scappano. E’ una nuova, triste “moda” che i cittadini di Legnago, in provincia di Verona, da qualche tempo sperimentano. Irruzioni improvvise, molestie verbali, vero e proprio bullismo in parrocchia. A denunciare queste bravate è stato è stato il parroco che stava celebrando la funzione, don Maurizio Guarise, come ha riportato un servizio del Sussidiario.net e rilanciato sui social dal vicepremier Matteo Salvini. Gli episodi si sono moltiplicati negli ultimi tempi, al punto che è accaduto anche quando non c’era alcuna Messa in corso, ma solo fedeli raccolti in preghiera.
Maranza tunisini bestemmiano in chiesa
Uno scempio. Altro che “nuova moda”: questo è un comportamento inaccettabile. Un’offesa gratuita, una mancanza di rispetto vergognosa verso una fede, dei valori e tutti i credenti. Solidarietà al sindaco, al parroco e a tutta la comunità di fedeli di Legnago”, scrive Salvini su Instagram. I maranza si sono fatti notare anche per l’uso della scalinata del Duomo di Legnago utilizzandola come rampa per acrobazie in bicicletta. Per questo il parroco ha deciso che la misura era colma e si è rivolto al sindaco Paolo Longhi, che ha dedicato un post a questa vicenda.«Se dietro a questi gesti c’è frustrazione o disadattamento, non possiamo rispondere con frasi da bar o col buonismo esasperato».
Il sindaco: “Nessuna giustificazione”
Il sindaco ha definito questa moda “inquietante”, ma ha anche citato episodi di violenza reiterati. Un ragazzo, ad esempio, ha riportato una grave ferita a un occhio, per la quale dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico. Inoltre, una madre ha denunciato molestie subite da una ragazza all’uscita della stazione: «Anche in questo caso – ha spiegato Longhi – i responsabili sarebbero giovani di origine magrebina». I maranza che bestemmiano in chiesa sono un nuovo tassello di una mancata integrazione.: «un gesto di profonda inciviltà e disprezzo per ogni forma di convivenza». Il sindaco ha chiarito di non essere razzista, sottolineando che una delle vittime di bullismo è figlio di un marocchino. La questione, dunque, non è etnica, ma di rispetto e di ordine sociale: «Qualcosa si è rotto – o forse non ha mai funzionato – e dobbiamo capire dove e perché». Il primo cittadino fa notare che «A Legnago non viviamo in una comunità abbandonata: abbiamo decine di associazioni sportive, culturali, ambientali. Che offrono occasioni di crescita e inclusione. Non è dunque l’assenza di alternative a giustificare certi comportamenti”.
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Un sacco di legnate e obbligarli a leggere la Bibbia ad alta voce.
Piccoli (e meno piccoli) fenomeni di questo tipo, si susseguono qua e là nella nostra Italia. Che un po’ indolente, come sempre, tende a sottovalutare. Son ragazzi, si faranno. Che vuoi che sia. Poi, magari, ritrovarsi con una situazione insostenibile tra qualche anno. Le nostre istituzioni riusciranno a porvi rimedio, in tempo con efficacia?
Questi hanno ben capito che in Italia possono fare quello che vogliono, anche sputarci in faccia, tanto c’è sempre uno di sinistra che ne prende le loro difese, la misura è colma siamo arrivati al punto di non ritorno, ci vogliono sottomettere, dove è Zuppi? Con il suo pupillo Casarini che li trasporta qui?
Il sindaco buonista di Legnago farebbe bene a darsi una regolata ed essere più severo e intransigente contro chi dell’intransigenza ha fatto uno stile di vita.
Far capire l’educazione é difficile. Una qualche sberla, paternalmente parlando, non ha mai fatto male a nessuno, anzi.