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La Puglia nel caos: Decaro pensa alla rinuncia, il Pd alle prese con un’altra grana tra divieti e ipotesi di scissione

Rebus regionali

La Puglia nel caos: Decaro pensa alla rinuncia, il Pd alle prese con un’altra grana tra divieti e ipotesi di scissione

L'ex sindaco di Bari presenterà una sua lista civica ma non sembra più convinto della candidatura a governatore. Avs protesta per il no a Vendola. Sullo sfondo i giochi di corrente nel partito

Politica - di Gianni Giorgi - 31 Luglio 2025 alle 13:55

Antonio Decaro ci sarà ma non sicuramente. L’ossimoro è nella riflessione dell’europarlamentare ed ex presidente Anci, l’uomo forte del Pd nel Mezzogiorno, che sta riflettendo seriamente sulla possibilità di rinunciare alla candidatura a governatore e nel contempo annuncia che presenterà comunque una lista civica a supporto del centrosinistra.

La mossa di Decaro

L’edizione pugliese di Repubblica riporta la notizia della presenza di una lista civica ispirata da Antonio Decaro alle regionali. Che punta ad ottenere il quorum e che spaccherà l’elettorato del Pd. Nel contempo, però, l’ex primo cittadino barese sta riflettendo sull’opportunità di candidarsi a presidente, considerando che sia Largo del Nazareno, sia Avs mal digeriscono le sue condizioni e che il rapporto con i Cinquestelle non è del tutto trasparente.

Bonelli e Fratoianni e il no a Vendola

Avs non ha gradito per niente la condizione posta da Decaro per la sua candidatura e cioè il rifiuto di inserire nelle liste Niki Vendola ( e anche Michele Emiliano ma questo è un discorso a parte). Avs punta sul carisma dell’ex presidente pugliese per conquistare consensi e rifiuta la logica imposta dall’europarlamentare.

La dichiarazione tattica di Decaro dei giorni scorsi (“Non sono candidato, presiedo una commissione importante a Strasburgo”) sembrava più un messaggio a Elly  Schlein. Decaro, che alle europee fece il botto risultando il primo degli eletti nella circoscrizione Sud, sembra voler fare pesare questo dato. Ma c’è anche dell’altro a Largo del Nazareno.

La Puglia e le dinamiche interne al Pd

Decaro è da sempre vicino all’area di Stefano Bonaccini. Lo ha sostenuto nella battaglia congressuale, persa contro la Schlein. Nello scacchiere pugliese, ma è un discorso che investe anche altre regioni, tutto questo ha un valore. Il parlamentare europeo pensa, e come, a fare il governatore ma a patto che le sue condizioni vengano accettate. Il che crea un conflitto con Avs e una possibile scissione del gruppo intorno a Michele Emiliano. Che in dieci anni di potere oltre a quelli esercitati da sindaco di Bari) ha costruito un consenso. Emiliano non accetta di essere pensionato da quella che considera(giustamente) una sua creatura politica. E soffia sul fuoco del dissenso per creare un’alternativa al suo vecchio pupillo, minacciando una scissione che non produrrebbe effetti giganteschi in termini di percentuale ma sarebbe sufficiente a farlo eleggere in Consiglio regionale e a far perdere il centrosinistra. Se Schlein perdesse la Puglia, che il Pd governa da 20 anni, allora si porrebbe una questione nazionale. Seria.

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di Gianni Giorgi - 31 Luglio 2025