
Il convegno
La destra ricorda Pasolini, ‘il magnifico’ in Senato: “Oggi sarebbe contrario all’eutanasia”
In un incontro al Senato presentato un libro sul grande intellettuale ucciso ad Ostia 50 anni fa. Esaltato il suo coraggio e la capacità di essere controcorrente
Non è la prima volta che la destra commemora Pierpaolo Pasolini. Che, dai tempi di Teodoro Bontempo e del Msi, fu inserito nel Pantheon dei grandi pensatori del Novecento. Oggi, in un convegno al Senato, il grande intellettuale, ucciso 50 anni fa, è stato ricordato da esponenti di FdI e Forza Italia.
Pasolini l’innovatore
L’occasione è stata la presentazione del libro: ” Il Parlamento contro Pasolini’, scritto dal giornalista Lanfranco Palazzolo. Parlando di PPP, la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino, ha detto che, “non mi entusiasma come scrittore, perché lo collego al continuo richiamo alla morbosità, alla crudezza, a una visione un po’ splatter che non mi appartiene, ma bisogna separare, secondo me, il Pasolini scrittore da quella che invece è stata la sua grande intuizione, visionaria e politica negli anni in cui ha vissuto perché è stato anticipatore di tutti i temi che andiamo ad affrontare in questo momento“.
“L’eutanasia l’avrebbe considerata delitto di Stato”
Per Cinzia Pellegrino, l’autore degli ‘Scritti corsari’, avrebbe, “ritenuta, alla mia stessa stregua, l’eutanasia una forma di omicidio legalizzato da parte dello Stato. Lui, da omosessuale, si è battuto sui diritti civili con passione, ma la sinistra preferisce ancora dimenticarlo”.
Gasparri: “Un uomo coraggioso”
Il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha ricordato l’uomo che, “con coraggio e nell’immediatezza difende i poliziotti con un articolo, come archetipo, come proletario, come lavoratore che proveniva da un Sud povero e si arruolava prendendo gli spunti del giovane borghese”. E ciò “gli crea qualche problema a sinistra e rispetto dall’altra parte”.
Su una possibile commissione di inchiesta legata alla sua morte Gasparri si è detto contrario: “Mi auguro si risparmi a Pasolini l’istituzione di una commissione parlamentare perché la si vuole fare sulla sua morte. Cinquanta-sessanta anni dopo non so a che cosa dovrebbe servire se non a suscitare un polverone. Si rischia di fare la cosa più anti pasoliniana che si possa fare. Non sarebbe un buon servigio né al Parlamento né a Pasolini e lo dico per rispetto”, ha aggiunto il presidente dei senatori forzisti.