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La Consulta manda in visibilio la sinistra sui Cpr, ma il Viminale la gela: “Noi già impegnati nella redazione di una nuova norma”

Il governo in contropiede

La Consulta manda in visibilio la sinistra sui Cpr, ma il Viminale la gela: “Noi già impegnati nella redazione di una nuova norma”

Irrompe di nuovo la Consulta che pur dichiarando inammissibili le questioni di legittimità sollevate dal Giudice di pace di Roma, ha riconosciuto un vuoto legislativo sulla libertà individuale nei centri. Il Viminale "stoppa" tutti e fa sapere che da tempo è al lavoro per una nuova norma: "Carenza da tempo esistente"

Politica - di Angelica Orlandi - 3 Luglio 2025 alle 21:44

Nel giorno stesso in cui dal Senato è arrivato il terzo via libera alla separazione delle carriere, la Consulta irrompe nel dibattito politico con un nuovo pronunciamento. Dopo quelli del Massimario sul Dl Sicurezza e sul protollo Italia-Albania, la Consulta ha depositato una sentenza sui Cpr, i centri per il rimpatrio.  La normativa – scrive la Corte- è “fumosa’” sui trattenimenti dei migranti nel Centri di prima accoglienza, non rispetta la libertà personale. Serve una legge ad hoc. La sentenza n. 96 depositata il 3 luglio, ha puntato il dito contro le gravi carenze nella disciplina dei Centri. Evidenziando come l’attuale normativa non tuteli adeguatamente i diritti fondamentali delle persone che sono trattenute al loro interno. Pur dichiarando inammissibili le questioni di legittimità sollevate dal Giudice di pace di Roma, la Consulta ha riconosciuto l’esistenza di un vuoto legislativo sulla libertà individuale.

La Consulta interviene sui Cpr: “Normativa fumosa”

La Corte ha riaffermato che il trattenimento nei CPR implica un “assoggettamento fisico all’altrui potere”, incidente sulla libertà personale. E ha ritenuto che esista un vulnus nella legge: visto che ci troviamo di fronte ad “una normativa del tutto inidonea a definire, con sufficiente precisione, quali siano i “modi” della restrizione, ovvero quali siano i diritti delle persone trattenute nel periodo in cui sono private della libertà personale, “disciplina rimessa, quasi per intero, a norme regolamentari e a provvedimenti amministrativi discrezionali”. Tuttavia, pur riscontrando il vulnus, la Corte ritiene che non sia suo compito “porre rimedio al difetto”, visto che spetta al legislatore, cioè al Parlamento, “il dovere ineludibile di introdurre una normativa compiuta. La quale assicuri il rispetto dei diritti fondamentali e della dignità della persona trattenuta”. In sintesi: i migranti verrebbero mandati nei Cpr senza che vi sia una norma di rango primario che ne definisca i procedimenti. E’ bastato questo per dare fuoco alle polveri della sinistra e delle opposizioni con dichiarazioni di fuoco contro il governo “disumano”.

Il Viminale in contropiede: “Stiamo già lavorando a un nuova norma sui Cpr”

Tutti a scalmanarsi  e a brindare per questa ennesima prova di interventismo delle toghe, da Avs al Pd, a +Europa. Sussurri e grida per tutto il pomeriggio: “La Consulta bacchetta il governo!”. “Smascherata la disumanità del governo”. “Aboliamo i Cpr”. Alt. Per loro arriva la doccia fredda e lo champagne va di traverso. Arriva la nota del Viminale a gelare i bollenti spiriti della sinistra ringalluzzita dalla copiosità delle sentenze che da Cassazione e Massimario stanno “animando” questi giorni infuocati. Il governo ci sta lavorando, datevi una calmata.  La legge istitutiva dei Cpr “risale al 98 (legge Turco Napolitano). L’odierna pronuncia della Corte Costituzionale mette in luce quindi una carenza risalente nel tempo, senza tuttavia mettere in discussione la legittimità dell’utilizzo dei Cpr per il rimpatrio dei migranti irregolari. Sul punto gli uffici del Viminale erano già impegnati nella redazione di una norma di rango primario”.

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Ci sono 6 commenti

  1. Bruno ha detto:

    Ma questi giudici della corte dove abitano ? Su un’altro pianeta o sulla terra.

  2. antonino De Francesco ha detto:

    Consueta e sempre più frequente uscita sbagliata e fuori dal tempo massimo di magistrati esorbitanti dal proprio potere (?) che, invece, dovrebbe essere un servizio per lo Stato, solo per ripicca nei confronti di un governo che sta semplicemente eseguendo il mandato avuto dagli elettori. Il mondo al contrario! L’antidemocrazia!

  3. Luciano ha detto:

    In altri paesi, governati dalle sinistre, i “migranti” sarebbero già reclusi con sentenze decennali per immigrazione clandestina. Quindi i loro difensori tacciano e progettino, invece, modalità di blocco delle immigrazioni.

  4. Davide ha detto:

    Una nuova norma? Troppi magistrati sentenziano quello che vogliono, la legge la leggono solo per criticarla

  5. vincenzo ha detto:

    Il trattenimento non rispetterebbe la libertà personale. Ma il semplice cittadino che apprende queste notizie questi appunti della suprema corte così meticolosi, pignoli e rigorosi in tema di cittadini stranieri che giungono in Italia da mezzo mondo quasi sempre in modo furtivo e illegale senza passaporti, documenti identificativi o d’espatrio che non fuggono certamente da paesi per i quali sarebbe giusta la protezione internazionale, è da ritenersi così tanto incostituzionale se vengono trattenuti nei cpr tutt’al più per qualche giorno o settimana affinché le forze dell’ordine espletino compiutamente tutti i dovuti accertamenti ? Trattenimenti s’intende non certo in regime carcerario sia mai, in catene o privati dei diritti fondamentali.
    Noi invece inermi, semplici cittadini che giornalmente rispettiamo fino in fondo le leggi dello stato le sue regole, paghiamo le tasse i contributi e tutti i cavilli connessi, attendiamo i nostri turni mestamente negli uffici pubblici, le visite mediche prenotate a distanza di mesi, che spesso subiamo violenze anche da parte di extracomunitari non regolarizzati che vivono nascosti in ogni angolo delle nostre città, cosa dovremmo chiedere alla suprema corte di Cassazione ?

  6. Willy ha detto:

    Il fumo è nel cervello di questi giudici. Vitto e alloggio gratis, protezione sanitaria, cellulari, ecc… E noi ci dovremmo preoccupare perché non possono essere liberi di andarsene in giro a delinquere.

di Angelica Orlandi - 3 Luglio 2025