
Migranti
Kelany: “Il naufragio segnalato dalla Sea Watch colpa della Guardia Costiera? Balle e processi mediatici vergognosi”
“È vergognoso il processo mediatico in corso in queste ore contro la Guardia Costiera italiana, con accuse assurde riguardo il naufragio segnalato dalla Ong Sea Watch nel Mediterraneo”. Così Sara Kelany di Fratelli d’Italia, responsabile del dipartimento immigrazione. “No – spiega rispendendo al mittente il racconto delle opposizioni – il governo non ha ‘bloccato i soccorsi in mare’ come annunciato con toni sensazionalistici da qualche testata. Perché non si racconta che l’imbarcazione in difficoltà era lontanissima dall’area di ricerca e soccorso (Sar) italiana?”.
Immigrazioni, Kelany: sull’ultimo naufragio solo bugie
E ancora: “Perché non si dice che la Guardia Costiera non ha mai assunto il coordinamento di quell’evento perché nessuna autorità lo ha richiesto? Perché non si spiega che operare nelle acque territoriali di un altro Stato o in altra area Sar senza coordinamento è una violazione del diritto internazionale?”. La parlamentare di Fratelli d’Italia ricorda agli smemorati che i soccorritori italiani – che solo nel 2024 hanno salvato oltre 35mila vite – “non sono intervenuti semplicemente perché nessuno ha richiesto il loro intervento. Tra l’altro, anche Frontex ha bollato come ‘false’ le affermazioni della Ong tedesca, precisando di aver fornito supporto aereo durante le fasi di salvataggio. Lanciare accuse infondate per il proprio tornaconto politico significa strumentalizzare le vittime”.
L’atteggiamento delle Ong strumentalizza le vittime
In conclusione Kelany esprime la massima vicinanza alla Guardia Costiera – Capitaneria di Porto. “L’atteggiamento strumentale e ingannevole delle organizzazioni non governative e di certa stampa che dà corso a notizie evidentemente false pur di costruire una narrazione che screditi le nostre autorità è inaccettabile”.