
Piano Mattei
Italia-Algeria, focus su energia, migranti e difesa. Meloni: “Uniti anche da Sant’Agostino, lo portiamo all’Unesco”
“Per l’Italia, l’Algeria è un partner assolutamente strategico. Questo non dipende solo dalla consuetudine storica degli scambi tra due Nazioni che condividono l’affaccio sul Mediterraneo, ma anche dal modello di cooperazione costruito nel tempo”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa dopo il bilaterale con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, a Villa Pamphilj nell’ambito del Business forum che si è concluso con la firma di oltre 40 inrtese bilaterali. “A pochi mesi dal mio insediamento – ha precisato la premier – sono stata in Algeria per la mia prima visita ufficiale in una Nazione del Nord Africa, e con il presidente Tebboune ci siamo recati nei giardini dedicati alla memoria di Enrico Mattei. Voglio ricordare questa figura non solo perché il nome di Enrico Mattei, e dunque dell’Italia, in Algeria è sinonimo di benessere e sviluppo”.
Meloni: per l’Italia l’Algeria è un partner strategico
Il piano per l’Africa del governo Meloni prende le mosse da lì. “L’insegnamento di Enrico Mattei è che non devi pensare che puoi portare via qualcosa dalle Nazioni con cui cooperi”, scandisce Meloni davanti alla stampa. “Ma che devi sempre porti il problema di lasciare qualcosa, di costruire qualcosa che consenta a entrambe le Nazioni di crescere insieme. È questa la visione che questo governo ha scelto di declinare su ampia scala, in particolare con il piano per l’Africa che prende proprio il nome di Mattei. È un modello di cooperazione non predatorio, ma vantaggioso per tutti”.
La soddisfazione per il vertice e le 40 intese firmate
Meloni si è detta molto soddisfatta dei risultati del quinto vertice intergovernativo e della qualità delle intese che abbiamo raggiunto. “Al termine di questa parte del nostro vertice intergovernativo, ci recheremo insieme alla conclusione del business forum, per il quale ringrazio particolarmente il ministro Tajani e tutti i ministri che si sono adoperati. Al business forum tra Italia e Algeria sono presenti oltre 300 imprese, a dimostrazione di una sempre maggiore interconnessione tra le nostre economie”.
Focus su energia, al primo posto nella cooperazione
L’energia rappresenta “una delle materie più salde della cooperazione tra Italia e Algeria. L’Italia vuole diventare un hub nel Mediterraneo ma senza la collaborazione con l’Algeria non potremmo cercare di farlo”. Così Meloni che ha acceso i riflettori sulla collaborazione Eni-Sonatrach, “che con le intese firmate diventerà ancora più solida. Lavoreremo insieme per nuovi corridoi energetici e digitali”, ha assicurato.
Il progetto di valorizzazione dei luoghi della vita di Sant’Agostino
Italia e Algeria – ha aggiunto la premier – “celebrano i loro legami dando vita a un progetto per valorizzare i luoghi algerini e italiani della vita di Sant’Agostino, anche con una candidatura congiunta in sede Unesco. Intendiamo lavorare a questo progetto con molta cura anche per la sua valenza simbolica. Se pensiamo che oggi, sul Soglio pontificio, siede il primo Papa agostiniano della storia della Chiesa”.
Intese sulla difesa e il contrasto all’immigrazione
Non solo energia e cultura. Con l’Algeria c’è una forte intesa anche sul fronte della difesa. “Ce n’è una per coordinare la nostra azione di contrasto al terrorismo, così come l’eccellente coordinamento sul contrasto all’immigrazione illegale e sulla gestione dei flussi migratori”. Tra le varie intese siglate anche quella di cooperazione sulle rispettive aree Sar. “Per cui il doppio lavoro di affrontare da una parte le cause profonde della migrazione e dall’altra di lavorare per impedire che la mafia dei trafficanti di esseri umani abbia la meglio sullo stato di diritto e sugli stati sovrani. Con l’Algeria troviamo un interlocutore e una cooperazione estremamente importante”.
La situazione a Gaza è drammatica, niente può giustificare attacchi contro i civili
Meloni e il presidente algerino Tebboune hanno affrontato anche i temi più caldi dell’agenda internazionale, a cominciare dai conflitti. “Ribadisco – ha detto la premier – che la situazione a Gaza è drammatica e che nessuna azione militare può giustificare attacchi contro civili. Siamo tutti impegnati affinché cessino le ostilità e si possa ricominciare un processo serio verso la prospettiva dei due Stati”. Nel corso del colloquio con il presidente algerino – ha detto ancora – “ci siamo ovviamente soffermati sui grandi conflitti in atto a partire dalla guerra in Ucraina, ribadendo il comune impegno per fermare questa guerra e restituire al popolo ucraino un futuro di pace e sicurezza”.