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De Corato: “Prima di Sala dovrebbero dimettersi i vertici del Pd. Milano è piena di criminali”

Scandalo del mattone

De Corato: “Prima di Sala dovrebbero dimettersi i vertici del Pd. Milano è piena di criminali”

"Quello che fa il sindaco esclude il consiglio con i rappresentanti eletti, noi lo facevamo invece coinvolgendoli a pieno titolo», ha spiegato l'ex vicensindaco milanese, che fece parte della giunta comunale di centrodestra già dal 1997

Politica - di Gabriele Caramelli - 21 Luglio 2025 alle 09:37

Prima del sindaco di Milano Beppe Sala, «dovrebbero dimettersi ancora i vertici del Partito democratico e del centrosinistra. Lui è solo l’ultimo arrivato». Queste le parole del deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco del capoluogo lombardo Riccardo De Corato, in un’intervista a La Verità. De Corato ricorda anche un’altra indagine che travolse il centro-sinistra milanese anni fa. «All’avvocato Ada De Cesaris, vicesindaco con Giuliano Pisapia, viene perquisito l’ufficio quando era ancora in carica. Le viene sequestrato il telefonino. Già allora c’erano indagini sui rapporti fra la giunta e il mondo degli immobiliaristi. Lei era accusata di essere il tramite. Si capiva già allora che c’era qualcosa che non andava». Inoltre, prosegue De Corato, Sala in passato fu «condannato a sei mesi per Expo, gestione non trasparente. Il tutto trasformato in una multa da 45.000 euro. Vale la stessa considerazione di prima».

De Corato: «Sala esclude il consiglio dei rappresentanti»

«Quello che fa Sala escludendo il consiglio con i rappresentanti eletti, noi lo facevamo invece coinvolgendoli a pieno titolo», ha proseguito  De Corato. Che ha spiegato come funzionasse la giunta di centrodestra presieduta già nel 1997 da Gabriele Albertini. Una volta, per la materia urbanistica serviva una «delibera in giunta, poi consiglio di zona, poi consiglio di municipio per un parere e quindi voto in consiglio comunale. Sala invece fa costruire un palazzo di 20 piani in Piazza Aspromonte gestendo la cosa fra il presidente della commissione paesaggio Marinoni e l’assessore Tancredi. Una Scia e via. Se non ascolti e non fai esprimere i consigli vuol dire che non ascolti i cittadini».

La Giunta Albertini si confrontava con i cittadini e la procura

L’esponente di FdI incalza: “Noi contavamo le mani alzate degli eletti. Se permette, le decisioni che riguardano la vita della città non le fai non ascoltando i cittadini. Come fa un partito come il Pd a tollerare che la politica, e quindi i cittadini, vengano esclusi dalle decisioni? Con tutto il rispetto Milano non è un Comune della provincia. Ma la capitale economica del Paese».

“Anche la giunta Albertini era efficiente. Ma noi trovavamo pure il tempo di confrontarci con la Procura in via preventiva e con spirito di collaborazione. Con Borrelli ci confrontavamo a Palazzo Marino. In Procura. E a pranzo. Se uno vuol fare le cose bene ma rispettando la legge, non ha bisogno di sotterfugi”.

L’amministrazione Sala e la “spartizione dei compiti”

La commissione paesaggio, che ora è sotto inchiesta, esisteva anche con il centrodestra, «Solo che dava un parere consultivo. Serviva per svolgere al meglio la funzione istruttoria. Poi decideva la politica. Se coinvolgi nel processo decisionale gli eletti dai cittadini (consiglio municipale, consiglio comunale e giunta) in maniera trasparente come facevamo noi, poi diventa complicato corromperli tutti». Invece, nell’amministrazione Sala i compiti sono stati ripartiti diversamente: «Le decisioni strategiche di urbanistica sono assegnate a funzionari e commissione paesaggi. La sanità, le case popolari e l’ordinaria amministrazione in giunta. Mentre decisioni che incidono nel vivo e nel cuore di Milano le prende il sindaco e gli immobiliaristi. Ma scherziamo?».

A Milano il problema è la criminalità organizzata

Poi l’intervista si sposta sulla sicurezza, di cui De Corato è un esperto. «Se sei un malintenzionato, Milano è perfetta. Qui ci sono i danè! Immigrazione, poi i maranza e anche le gang dei sudamericani che sono pericolosissime – ha sottolineato l’ex vicesindaco – abbiamo vigili che fanno multe in strada ai milanesi. Sa quanto hanno incassato secondo il Codacons? 192 milioni. Ma i vigili danno la caccia a chi fuma. Tengono chiuso il centro. Ztl dentro la Ztl. E l’80% dei reati di furto e rapina, dati della prefettura, sono commessi da stranieri».

Inoltre, «il 75% dei detenuti a San Vittore è straniero. Questo è il vero fallimento della giunta Sala». De Corato sostiene da anni che a Milano «c’è un problema di sicurezza di enormi proporzioni. Con l’imbrunire la città è inaccessibile e inagibile se non sei un delinquente. Scatta il coprifuoco in automatico. San Siro è una Kasbah. Non le dico il quartiere Corvetto. Impossibile per una donna prendere i mezzi. Salire sul 90, sul 91 o sulla 56».

 

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di Gabriele Caramelli - 21 Luglio 2025