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In Irlanda protesta choc contro l’immigrazione clandestina: bruciato un finto barcone con manichini a bordo (video)

Il caso

In Irlanda protesta choc contro l’immigrazione clandestina: bruciato un finto barcone con manichini a bordo (video)

Nel Paese da tempo sono in atto forti proteste contro la politica delle "porte aperte". L'ultimo episodio segnala un livello di insofferenza ormai allarmante. Si indaga per "crimini d'odio". Il capo della polizia: «Non c'è posto per l'intimidazione»

Esteri - di Gabriele Caramelli - 14 Luglio 2025 alle 16:24

In Irlanda, nella notte dell’11 luglio, si celebra la vittoria del Re protestante inglese Guglielmo d’Orange contro il sovrano cattolico Guglielmo II di Scozia. La data riguarda l’ultima battaglia avvenuta tra i due a Boyne nel 1690, dove le truppe britanniche riuscirono a consolidare il dominio definitivo sull’Irlanda. Quest’anno, nel villaggio di Moygashel vicino a Belfast è stata costruita una pira contro l’accoglienza dei migranti clandestini. All’ultimo piano della torre di legno è stata posizionata una barca, al cui interno c’erano dei manichini neri con i giubbotti catarifrangenti. A completare l’esposizione anche alcuni striscioni con le scritte “Fermate le barche” e “Veterani prima dei rifugiati”. Di solito l’accensione del falò scatena litigi tra i protestanti e i cattolici, ma stavolta i due gruppi religiosi non avrebbero litigato sul tema del rogo.

Le forze dell’ordine hanno deciso di avviare un’indagine sul caso. «Non c’è posto per l’odio o l’intimidazione: soltanto spazio per la celebrazione che accoglie e celebra senza dividere», ha spiegato il capo della polizia Jon Boutcher. Secondo il New York post, la polizia non sarebbe intervenuta prima che il falò fosse acceso perché gli agenti possono agire solo «all’interno del quadro legislativo esistente».

In Irlanda bruciano un barcone dei migranti al falò

Il caso ha fatto scalpore in Irlanda con gli esponenti della Chiesa locale e i politici si sono indignati per il falò contro i clandestini a Moygashel e ora gli agenti stanno investigando sul possibile “crimine d’odio” commesso dagli organizzatori. Negli ultimi tempi, la popolazione irlandese ha dimostrato una crescente insofferenza verso la politica delle “porte aperte”. L’ultima rivolta anti-immigrazione si è verificata un mese fa, quando due quattordicenni rom hanno provato a violentare una bambina a Belfast. I manifestanti si sono radunati e hanno distrutto le finestre del centro ricreativo Larne, nella contea di Antrim, usato anche come struttura di accoglienza. 

 

 

 

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di Gabriele Caramelli - 14 Luglio 2025