
Il caso
Il presidente iraniano Pezeshkian ferito dai raid israeliani a giugno: la rivelazione dell’intelligence Usa
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian è rimasto ferito a seguito dei raid israeliani di giugno. È quanto emerge dalle rivelazioni consegnate da due fonti dell’intelligence americana alla Cbs news, affermando che le notizie pubblicate dai media statali iraniani sulle condizioni del presidente fossero esatte. Al momento dell’offensiva ebraica che l’ha coinvolto, Pezeshkian si trovava a una riunione del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale. I media iraniani hanno confermato che Pezeshkian ha riportato ferite alle gambe mentre fuggiva tramite un condotto d’emergenza, ma non è chiaro se il soggetto fosse stato preso di mira di proposito.
Pezeshkian ferito durante un raid israeliano: la rivelazione dell’intelligence Usa
Sembra proprio che stavolta non si tratti di propaganda e demonizzazione del nemico: i media iraniani avrebbero detto la verità sul ferimento di Pezeshkian. Lo dimostra anche un’intervista rilasciate dal presidente iraniano all’inizio di luglio con il celebre giornalista e scrittore americano Tucker Carlson, in cui il primo ha dichiarato che Israele avesse bombardato l’area in cui si trovava con l’obiettivo di ucciderlo. Poi il capo della repubblica islamica ha sottolineato: «Ci hanno provato, ma hanno fallito». Nonostante ciò, ha preferito di non svelare la data del raid, forse per una questione di sicurezza interna.
Gli Usa non c’entrano niente con l’attentato
Durante la conversazione con Carlson, Pezeshkian ha affermato che nell’attacco ai suoi danni gli Usa non c’entrano niente. «E’ stato Israele – ha proseguito – Ero in riunione. Stavamo discutendo su come procedere. Ma grazie alle informazioni di intelligence delle spie che avevano, hanno cercato di bombardare la zona in cui si stava tenendo quella conferenza».