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Il governo ha varato un decreto legge per il finanziamento dell’Ospedale Bambino Gesù fino a 20 milioni all’anno

Misure ad alto impatto sociale

Il governo dalla parte dei più fragili: 20 milioni al Bambino Gesù e quasi 60 milioni per il recupero dei tossicodipendenti

Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge per il finanziamento dell'ospedale pediatrico romano e deliberato la ripartizione dei fondi dell'8xmille

Politica - di Redazione - 31 Luglio 2025 alle 15:35

Fino a 20 milioni di euro all’anno del Fondo sanitario nazionale destinati all’Ospedale Bambino Gesù di Roma e quasi 60 milioni dell’8xmille destinati alla lotta alle tossicodipendenze. Sono due delle misure ad alto impatto sociale approvate ieri dal Consiglio dei ministri.

Fino a 20 milioni all’anno per il Bambino Gesù

In particolare, per quanto riguarda il Bambino Gesù, un’eccellenza della medicina pediatrica a livello nazionale e non solo, il governo ha varato un decreto legge che stabilisce il finanziamento con decorrenza dal 2025 «sulla base delle funzioni assistenziali e delle attività erogate e rendicontate dalla struttura nell’anno precedente». Un successivo provvedimento, chiarisce una nota di Palazzo Chigi, stabilirà poi le funzioni attribuite all’Ospedale, l’importo della quota da assegnare annualmente e le modalità di rendicontazione delle attività assistenziali rese.

La ripartizione dell’8xmille

Per quanto riguarda l’8xmille il governo ha deliberato la ripartizione delle quote relative al 2024, che i contribuenti hanno scelto di destinare allo Stato. Si tratta complessivamente di 202 milioni di euro. «La quota espressa, cioè corrispondente a scelte fatte dai contribuenti tra le varie finalità specifiche cui può essere destinata la quota statale, ammonta a 128 milioni di euro». Questa quota è stata ripartita tra «assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati: 9,6 milioni; calamità naturali: 25,4 milioni; conservazione dei beni culturali: 24 milioni; edilizia scolastica: 59,1 milioni; fame nel mondo: 19,2 milioni».

Quasi quasi 60 milioni alla lotta alla droga

«La quota inespressa, cioè destinata genericamente allo Stato, senza destinazione specifica da parte del contribuente – informa ancora Palazzo Chigi – ammonta a 73 milioni di euro. Dai 73 milioni deve essere dedotto il 20%, che la legge destina all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics). Residuano 58,9 milioni di euro che, analogamente all’annualità precedente, vengono destinati alla categoria “Prevenzione e recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche”».

La destinazione di questa quota alla lotta alla droga è stata una novità introdotta dal governo Meloni, che ha affiancato la voce alle cinque preesistenti nell’ambito della più ampia strategia sulla materia. In particolare i fondi, si legge sul sito della presidenza del Consiglio, sono destinati a «interventi per la prevenzione ed il recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, sono diretti alla realizzazione di azioni nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti cui sono state riconosciute forme di dipendenza patologica, nonché al loro inserimento e reinserimento sociale e lavorativo».

Un commissario straordinario per l’Agenas

Infine, il governo ieri ha approvato anche misure urgenti per il commissariamento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. «Le nuove disposizioni – spiega Palazzo Chigi – sono volte ad assicurare la continuità operativa di Agenas in un contesto di crescente centralità dell’Agenzia nel coordinamento tra Stato e Regioni in materia sanitaria, anche alla luce degli interventi legati al Pnrr e alla digitalizzazione dei servizi. A tal fine, si introduce uno strumento di governance straordinaria, prevedendo la nomina di un Commissario straordinario, il cui mandato cesserà il 31 dicembre 2025 e al quale vengono attribuiti i poteri del direttore generale e degli organi di amministrazione della stessa Agenzia».

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di Redazione - 31 Luglio 2025