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Sergio Ramelli

Dichiarazioni assurde

Fango su Sergio Ramelli in Piemonte da un ex sindaco di sinistra: “Era un picchiatore neofascista”, la famiglia lo querela

Il comune di Verolengo, nel torinese , intitola un parco allo studente ucciso per un tema in classe ,che viene dipinto da Luigi Borasio, come un estremista violento. Ignoranza o malafede?

Politica - di Andrea Verde - 19 Luglio 2025 alle 17:58

Fango su Sergio Ramelli. Ignoranza o malafede? Dovrebbe spiegarlo Luigi Borasio, ex sindaco di sinistra di Verolengo, piccolo comune della città metropolitana di Torino, che ha preso una grave cantonata sullo studente milanese, ucciso brutalmente per avere criticato il terrorismo di sinistra in un tema a scuola e scambiato per quello che non era.

Il fango su Ramelli e le parole di Borasio

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha intitolato un parco a Ramelli. Che ha una via dedicata a Milano e in tante altre città come martire innocente degli anni di piombo. Basterebbe andare su Wikipedia, senza nemmeno leggere un libro, per accorgersene. Ma Luigi Borasio, ex sindaco, non lo ha fatto. E ha scritto testualmente: “Sergio Ramelli ucciso durante scontri tra teste calde di destra e di sinistra. Faceva parte di un gruppo di neofascisti extraparlamentari avvezzi alla lotta fisica. È solo un caso se è stato ucciso anziché essere l’assassino“. Una cosa delirante e assurda.

La risposta di Giraudo: “Parole di malafede e ignoranza”

Guido Giraudo autore del libro «Sergio Ramelli, una storia che fa ancora paura», risponde a Borasio e annuncia che la famiglia Ramelli sta valutando se procedere legalmente contro l’ex sindaco. “Tali affermazioni sono frutto di totale e volgare ignoranza, oltre che di palese malafede. – comincia così Giraudo – Anche un ragazzino delle medie prima di scrivere aberrazioni di codesta portata avrebbe compiuto lo sforzo di informarsi, magari anche solo su Wikipedia, scoprendo che Sergio Ramelli non fu ucciso durante scontri, ma a seguito di un vile agguato, in otto contro uno, sotto casa sua, ripetutamente colpito al capo con chiavi inglesi, morendo dopo 47 giorni di agonia“.

“Sergio Ramelli non era avvezzo alla lotta fisica-continua Giraudo-, a meno che si consideri tale l’aver subito decine di aggressioni a scuola e nei pressi della sua abitazione. Sergio Ramelli non compì mai alcuna azione violenta o illegale, lo accertarono senza ombra di dubbio i magistrati che svolsero le indagini e lo confermarono i giudici del Tribunale”.

Il fango su Ramelli e le scuse mancate dell’ex sindaco

Questo ennesimo, ingiustificato fango su Sergio Ramelli a cosa serve? A incitare all’odio? Non ci sono altre spiegazioni. L’ex sindaco ha toppato e tanto. Ha inferto un altro colpo, il 48mo, virtualmente, a Sergio. Sarebbe cosa buona se si scusasse. Errare humanum est ma a patto di riconoscerlo. Perseverare autem diabolicum.

 

 

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di Andrea Verde - 19 Luglio 2025