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Bologna

La vicenda urbanistica

Esposti a Bologna, il sindaco Lepore minimizza: “Non ci saranno strascichi”. E scarica sui predecessori

Il primo cittadino si dice tranquillo ma parla nel contempo di fatti, "relativi a diversi anni fa": in mezzo la realizzazione di 13 palazzi in città

Politica - di Renato Sandri - 24 Luglio 2025 alle 17:01

Dopo Milano, Torino e Pesaro, forse anche Bologna. Le inchieste di queste settimane potrebbero toccare anche il luogo “sacro” del progressismo.

La magistratura, per una strana coincidenza con l’approvazione in prima lettura della riforma della giustizia, prosegue con una sorta di pesca a strascico che nell’ultimo anno ha assunto dimensioni statistiche enormi: 53 inchieste riguardanti corruzione e concussione a livello locale e nazionale, coinvolgimento di 29 procure in 15 regioni, oltre 600 persone indagate. Per la città felsinea, da sempre simbolo della sinistra, c’è il rischio di una nuova indagine, rispetto alla quale oggi si registra la risposta del primo cittadino.

La possibile inchiesta di Bologna

Nei mesi scorsi a Bologna un gruppo di persone, tra cui proprio un ex esponente del Partito Democratico, ha inviato un esposto in Procura parlando di possibili illeciti nella gestione dell’urbanistica e del verde. Trattandosi di un esposto è stato obbligatorio aprire il fascicolo di indagine, il che non significa affatto che saranno individuati possibili autori di reato e che l’esposto diventi inchiesta. Ma c’è un’analogia sorprendente proprio con quando successo a Milano.

Il sindaco Lepore: “Nessun problema, fatti del passato”

Matteo Lepore, in un’intervista al Tgr emiliano, ha voluto smorzare i toni: “Ovviamente se chi fa le indagini vorrà avere degli approfondimenti, siamo a disposizione. Ci sembra di aver chiarito, non credo ci saranno strascichi“. E’ intervenuto così il sindaco di Bologna  sul fascicolo aperto in Procura.

Per il sindaco non reggono i paragoni tra Bologna e il caso Milano: “Ci sono leggi regionali diverse tra la Lombardia e l’Emilia-Romagna e i fatti che questi comitati stanno indicando sono avvenuti molti anni fa e non ci destano preoccupazione, perché siamo convinti che i nostri uffici abbiano lavorato nel modo migliore possibile”, ha aggiunto il sindaco.

L’esposto riguarda la costruzione di tredici palazzi

L’esposto presentato dai cittadini riguarda la realizzazione di ben tredici palazzi nel capoluogo emiliano che, secondo i firmatari, non avrebbero rispettato i termini delle normative in vigore. Che riguardano, com’è noto, sia leggi dello Stato che della Regione.

La risposta del sindaco di Bologna, che è in carica da meno di quattro anni, potrebbe anche preludere a responsabilità dei precedenti amministratori. Dal 2011 al 2021 la carica di primo cittadino è stata esercitata da Virgilio Merola, attualmente deputato del Pd.

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