CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Bufera su Erdogan: arresti e censure in Turchia per una vignetta che celebra la concordia tra islamici ed ebrei

Un'intera redazione nel mirino

Bufera su Erdogan: arresti e censure in Turchia per una vignetta che celebra la concordia tra islamici ed ebrei

Esteri - di Gabriele Caramelli - 1 Luglio 2025 alle 13:51

La repressione del governo turco presieduto da Recep Erdogan colpisce anche il giornalismo. Quattro dipendenti della rivista LeMan sono stati arrestati con l’accusa di aver pubblicato una vignetta che ritrae Maometto con Mosè: il ministro dell’interno Ali Yerlikaya l’ha subito definita “vergognosa”, confermando l’arresto del direttore, del direttore editoriale, del grafico e del vignettista. Poi su X ha diffuso il video dei fermi, anche se LeMan ha negato che il disegno sia una caricatura ironica: “Nell’opera non c’è alcun riferimento al profeta Maometto”. Secondo la Bbc, l’autorità giudiziaria turca ha emesso altri mandati d’arresto nei confronti degli altri dipendenti della testata, accusandoli di aver oltraggiato l’insegnamento dell’Islam che vieta di ritrarre i messia. Nel frattempo, Il ministero della Giustizia ha aperto un’inchiesta per “offesa in pubblico ai valori religiosi”.

In Turchia il governo censura una vignetta che predica la pace tra Islam ed ebraismo

La vignetta incriminata – pubblicata nel numero del 26 giugno – rappresenta Maometto e Mosè sospesi nell’aria tra una pioggia di proiettili e bombe, sullo sfondo di una città in fiamme.
Maometto saluta Mosè con un tipico saluto musulmano (Selam aleykum) e Mosè risponde con un tipico saluto ebraico (Aleikhem shalom) mentre i due si stringono la mano. Alcune copie della vignetta pubblicate sui social mostrano due personaggi con le ali nel cielo di una città sotto assedio. “La pace sia con te, sono Muhammed”, afferma un personaggio stringendo la mano all’altro che replica: “La pace sia con te, sono Mosè”. I due personaggi recitano il messaggio di pace nella rispettiva lingua, quindi arabo e ‘ivrit. Eppure il ministro della Giustizia Yilmaz Tunc ha ribadito su X che “una caricatura o qualsiasi forma di rappresentazione del Profeta Maometto danneggia non solo i nostri valori religiosi ma anche la pace sociale”. Poi ha annunciato alcune “misure legali” nei confronti dei giornalisti di LeMan. A quanto pare, il governo di Istanbul non è capace nemmeno a comprendere la differenza tra satira e pacifismo. La censura, in entrambi i casi, sarebbe piuttosto grave.

I politici islamici hanno frainteso tutto

il direttore editoriale Tuncay Akgun, intervistato dall’agenzia Afp di Parigi, a spiegato che il significato della vignetta è stato frainteso e che quanto pubblicato sul numero del 26 giugno “non è affatto una caricatura di Maometto”. “In quest’opera c’è il nome di un musulmano ucciso in bombardamenti di Israele e che è stato chiamato Muhammed”, ha aggiunto ancora una volta il giornalista, precisando che più di 200 milioni di persone nel mondo islamico” si chiamano in quel modo.

Scontri nelle piazze

A causa della vignetta, in Turchia si sono registrati molti disordini. A Istanbul una massa inferocita ha preso d’assalto un bar frequentato dai membri della redazione di LeMan e secondo l’Afp sono state coinvolte 250-300 persone nella protesta. Le forze dell’ordine sono dovute intervenire per sedare il delirio della gente usando proiettili di gomma e lacrimogeni. Inoltre, su X il responsabile della comunicazione della presidenza turca, Fahrettin Altun, ha confermato l’incursione della Polizia nella sede della rivista situata nella capitale.

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Gabriele Caramelli - 1 Luglio 2025